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Orbassano (Torino), codice verde fatale per un paziente: infermiere di Triage condannato per omicidio colposo

L’episodio risale al gennaio 2019, quando l’uomo deceduto, in preda a forti dolori inguinali, attese sette ore in Pronto soccorso prima della visita approfondita, pur avendo segnalato un recente intervento di chirurgia vascolare. L’imputato dovrà scontare otto mesi di reclusione.

Un infermiere dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino) è stato condannato a otto mesi di reclusione per omicidio colposo. Per il giudice si è reso responsabile, nel gennaio 2019, della morte di un paziente 63enne che, secondo la ricostruzione del pm Giovanni Caspani, si presentò al Pronto soccorso in preda a forti dolori all’inguine, ma fu classificato come codice verde, nonostante avesse segnalato un recente intervento di chirurgia vascolare. Lunghissima l’attesa prima della visita approfondita: ben sette ore. Il decesso giunse per choc emorragico da rottura di aneurisma nell’aorta addominale.

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All’epoca l’imputato era in servizio al Triage. “C’è stata una sottovalutazione del quadro sintomatico del paziente”, ha spiegato nella sua requisitoria il pm, secondo il quale non avrebbe avuto rilevanza il fatto che il paziente fosse stato sottoposto a un esame del sangue che, al pari dei parametri vitali nella norma, non aveva segnalato particolari anomalie”. I valori, insomma, non avevano indicato alcuna criticità. “Ma non è stato preso in considerazione – ha continuato il rappresentante dell’accusa – il forte dolore dell’uomo, che avrebbe invece dovuto allarmare subito sulle sue condizioni”. 

L’uomo era arrivato al Pronto soccorso il 23 gennaio 2019, accompagnato dal figlio, e aveva subito spiegato che da due giorni pativa un dolore fortissimo a livello inguinale e che in precedenza era stato sottoposto a un intervento vascolare. Alle 14:30 l’infermiere, 36 anni, gli aveva attribuito il codice verde. In seguito il paziente era stato rivisto due volte, alle 16:42 e alle 19:36, senza che il codice d’urgenza cambiasse.  Un errore di valutazione risultato fatale. Secondo le linee guida nazionali, infatti, un paziente con codice verde può attendere anche 120 minuti prima che le sue condizioni siano valutate, mentre con un codice giallo i tempi si riducono a un massimo di 20 minuti.

Redazione Nurse Times

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