“Gli Ordini Professionali Infermieristici della Toscana vogliono intervenire su un tema da giorni all’interno del dibattito Toscano, per ricordare che quella dell’infermiere è una delle professioni cardine del PNNR, a cui si richiede sempre maggiori responsabilità e specializzazioni e a cui, quindi, sono dovuti maggiori riconoscimenti sociali, ma anche economici.
La pandemia ha posto sotto gli occhi di tutti quello che già da anni, con la laurea, i master, i dottorati di ricerca, la figura infermieristica rappresenti la chiave di volta dei sistemi sanitari, ma ancor di più in quello toscano in cui si è sempre creduto in un sistema che tuteli tutti i cittadini, senza alcuna distinzione.
Tuttavia, non è più pensabile che si continui a far gravare un intero sistema sulle spalle di professionisti sempre più demotivati e stanchi. Siamo infermieri e vogliamo esercitare in sicurezza per garantire sempre la migliore assistenza possibile a chiunque ne abbia bisogno.
È necessario che ognuno, attraverso il proprio ruolo, faccia la sua parte per accendere i riflettori su questo problema che può creare disagi e disservizi all’interno del servizio sanitario, non riuscendo a garantire elevati standard assistenziali così come la professione auspicherebbe.
La nostra è una segnalazione sana, convinta e non strumentale, collaborativa con tutto il panorama politico per rendere sicure le cure dei nostri assistiti. Per fare in modo che ci sia più salute e meno malattia.
Noi, in quanto Ordini professionali, vediamo con preoccupazione la carenza di personale infermieristico perché avere pochi infermieri significa fare poca salute, poca prevenzione, poca assistenza individuale.
Significa infine non farsi carico dei bisogni sanitari dei cittadini. Ebbene, dati i principi costituzionali che sanciscono il diritto alla salute come diritto fondamentale, date tutte le norme che enunciano che il nostro sistema sia un sistema sano, oltre che complesso, fare politiche che non tutelano chi eroga cure e assistenza, che non valorizzano e implementano modelli organizzativi in grado di costruire sistemi di cura efficienti che siano poi in grado di erogare cure personalizzate, significa sostenere politiche che non tutelano il cittadino stesso.
Il tema delle assunzioni è un tema attuale perché, in virtù di ciò che ci siamo detti fino ad adesso, tutela tutti. Dal cittadino al professionista.
Auspichiamo che venga finalmente riconosciuta una sinergia tra i tanti attori e stakeholders del sistema salute e del settore infermieristico perché, oltre che di dignità professionale, si parla di salute dei cittadini.
Ogni nostro agito, nel pieno rispetto dei propri ruoli e nelle regole definite dalla legge, vuole soltanto essere orientato a ottenere migliori condizioni lavorative e professionali per agire in sicurezza e per favorire lo sviluppo professionale a vantaggio di un sistema sanitario che ha bisogno di un profondo ripensamento in termini di sostenibilità ed economicità, facendo finalmente rifiorire il sistema, garantendo cure di alto livello eliminando gli sprechi, perché, senza dimenticarlo mai, il nostro comune intento è quello di tutelare sempre la salute di chi assistiamo ogni giorno, con dedizione e instancabile professionalità”.
Redazione Nurse Times
ROMA 8 LUG 2024 - “Stentiamo a comprendere, nel vero senso della parola, in che…
Il pediatra Simeone: "80% di questi incidenti avviene in presenza di un adulto" Roma -…
ROMA, 6 luglio 2024 - Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato una serie…
Cresce la convinzione degli intervistati (71%) circa il ruolo che potrebbero giocare gli infermieri per…
Fitocomplesso senoterapico per una quasi "eterna giovinezza". Un gruppo di scienziati dell'Università di Padova e…
Sulla piattaforma Pediatria.it è disponibile il corso Ecm Fad gratuito “Radioprotezione”, con scadenza 30 giugno…
Leave a Comment