OPI BAT – BARI, dotazioni organiche ed infermieri: parte il progetto “M.O.D.A.”

Il Progetto, M.O.D.A. (Modelli Organizzativi ed Assistenziali per l’ integrazione dell’Operatore Socio Sanitario), punterebbe a potenziare gli elementi essenziali dell'assistenza al paziente partendo da una revisione sistematica dei rapporti tra infermiere e cittadino, favorendo una analisi puntuale  e prossima dell'impiego delle risorse Sanitarie e Socio-Sanitarie.

Le dotazioni organiche e il corretto fabbisogno di infermieri da impiegare nei diverso contesti socio sanitari sta significando dei risultati allarmanti e di interesse nazionale

La cronica carenza e l’inevitabile insufficienza di personale infermieristico all’interno di Distretti, Unità Operative, Servizi e Assistenza Domiciliare sta determinando delle interrogazioni improcrastinabili a livello dei Tavoli Centrali ai quali sono affidati i cruscotti di regia in materia.

Da un’analisi puntale effettuata dal Comitato Centrale dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche sono emersi dei risultati non incoraggianti a tal proposito, che suggeriscono immediati interventi  e riflessioni  sullo stato dell’arte dell’assistenza che viene erogata, vista la misera quantità di infermieri.

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La panoramica illustrata in tabella delinea la quantità di pazienti che ogni infermiere dipendente del SSN assorbe durante la propria attività lavorativa.

I dati allarmanti sono un monito ad un intervento immediato in quanto la qualità del servizio che si offre potrebbe no garantire la sicurezza del paziente preso in carico.

Da diverse rilevazioni di dati frutto di studi internazionali in materia che hanno analizzato la sicurezza dei pazienti associandoci il rapporto numerico con infermieri denuncia che  se un infermiere che assiste ben  10 pazienti da solo, la probabilità che ci sia la Mortalità del paziente stesso è elevatissima, in breve riducendo a 6 il numero di pazienti per infermiere la mortalità si riduce del 20%!.

NESSUNA REGIONE ITALIANA RISPETTA LO STANDARD DI SEI PAZIENTI AD INFERMIERE.

Ci sono Regioni in cui il numero medio di pazienti per infermiere è 13, 15 o addirittura 17!

Bisognerebbe agire nell’interesse del paziente e della sua sicurezza, ma anche dell’Infermiere stesso che ha un carico di lavoro enorme e che lo espone a malattia professionale, infortuni, errori nelle procedure assistenziali.

L’OPI BAT e BARI, in partnership, hanno strutturato una Commissione che vada ad analizzare secondo di criteri validati di approfondimento l’innato ed ormai insostenibile problema delle dotazioni organiche, cercando una alternativa funzionale al quesito e proponendo strategie di riorganizzazione delle risorse umane implementando nel sistema l’inserimento attivo e razionale delle figure di supporto.

Il Progetto, M.O.D.A. (Modelli Organizzativi ed Assistenziali per l’ integrazione dell’Operatore Socio Sanitario), punterebbe a potenziare gli elementi essenziali dell’assistenza al paziente partendo da una revisione sistematica dei rapporti tra infermiere e cittadino, favorendo una analisi puntuale  e prossima dell’impiego delle risorse Sanitarie e Socio-Sanitarie.

L’intervento assistenziale professionale si caratterizza per l’intrinseca competenza teorico/pratica implicata e dalla integrazione nel team multidisciplinare delle figure di supporto all’infermiere.

L’assistenza professionale infermieristica deve poter offrire interventi aggiuntivi-complementari a quelli del trattamento medico e la necessità di  FIGURE DI SUPPORTO NEI MODELLI ORGANIZZATIVI ASSISTENZIALI supportati da procedure validate che ne favoriscano una integrazione completa ed esaustiva cono i capisaldi per una assistenza completa, performante e nell’interesse dell’utente

L’attività assistenziale si giustifica solo se corrisponde ad uno stato di bisogno, inteso non come stato di malattia o trauma ma come capacità non adeguata dell’individuo per funzionalità, conoscenza e\o volontà a produrre le attività necessarie a mantenere o migliorare lo stato di salute e\o la qualità desiderata di salute.

 

Michele Calabrese

Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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