La situazione del personale, infermieri e anche oss, alla Città della Salute di Torino, è più che critica perché le uscite, oltre ai pensionamenti e, in taluni casi, gli allontanamenti volontari verso altri posti di lavoro, continuano a superare le entrate, che non riescono a compensare le emergenze, anche a causa di processi di assunzione lunghi. Ciò crea una situazione di altissima criticità, con alcuni turni a oggi sono scoperti. Accade, per esempio, al Dipartimento area medica, dove sono necessari 11 infermieri, che si aggiungono ai 7 in altri settori, compensati solo da 4 nuovi arrivi. Per gli altri arrivi se ne parlerà a fine agosto, o più avanti, anche settembre, o addirittura a ottobre.
E nel frattempo? Chi copre i turni? È chiaro che si debba agire subito per trovare una soluzione. Nursing Up Piemonte invita il nuovo assessore alla Sanità, Luigi Icardi, e l’azienda Città della Salute a individuare una strada veloce e percorribile per dare una soluzione a reparti che, senza personale, sono sull’orlo della crisi. “Ci sono soluzioni, temporanee ed eccezionali per ovviare al problema in termini di emergenza – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up –, ma, si badi bene, non sostituendo in alcun modo le sacrosante assunzioni che si debbono fare. Come abbiamo suggerito tempo fa, purtroppo rimanendo inascoltati dalla precedente amministrazione regionale, si potrebbero ad esempio attivare nuove prestazioni aggiuntive o ricorrere al personale interinale per le sostituzioni delle lunghe assenze, come le maternità. Oppure dare seguito al disegno di legge che abbiamo sostenuto a livello nazionale, come sindacato degli infermieri, sulla libera professione infermieristica, anche intra moenia”
.Sul tavolo, dunque, secondo Delli Carri, le opzioni esistono: “Non ha alcun senso lasciare che interi reparti della Città della Salute vadano in crisi trovandosi con i turni scoperti. Noi avevamo dato credito alla passata amministrazione e al piano aziendale delle assunzioni, ma i procedimenti sono troppo lenti, perché le procedure, nonostante le aziende cerchino di renderle più veloci, hanno sempre una tempistica dilatata. Non si possono attendere mesi per dare seguito alle sostituzioni”.
Conclude il sindacalista: “Auspicando che a livello nazionale la legge sulla libera professione, sostenuta e realizzata anche grazie a Nursing Up, sia approvata al più presto, chiediamo all’attuale Governo regionale e all’azienda Città della Salute un intervento risolutivo immediato e a lungo termine per una situazione inaccettabile. Siamo certamente soddisfatti dell’accordo raggiunto da pochi giorni, che fa passi avanti sulla concretizzazione di uno stipendio più adeguato per gli infermieri e il personale. Ma turni scoperti, con infermieri stanchi e sovraccarichi, hanno come conseguenza un possibile decadimento delle prestazioni offerte, che si ripercuote sui cittadini. Una condizione che è semplicemente intollerabile”.
Redazione Nurse Times
La carenza di stecche costringe i medici del Barone Romeo di Patti a soluzioni di…
Il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha pubblicato il Decreto Ministeriale 1119 del 1…
Gallipoli, 2 agosto 2024 - Nuovo malore per Fedez, il famoso rapper italiano, che è…
In scena all'Olimpiade di Parigi le gare femminili di triathlon nella Senna, mentre per il…
Sono lieta di presentare questa speciale edizione de “Le professioni sanitarie: l'evoluzione attraverso scelte etiche…
Nell’ambito dell’accesso alle cure sanitarie la salute materno-infantile risulta essere una delle aree più critiche…
Leave a Comment