Mestre, infermiera aggredita da paziente psichiatrico: rotula fratturata

È accaduto martedì in Pronto soccorso. Uil Fpl Venezia: “Amministrazione e Regione si attivino per consentire ai lavoratori di operare in sicurezza”. Il primario: “Bisogna abbassare i toni”.

Frattura della rotula con prognosi di circa due mesi. Vittima del grave “infortunio”, un’infermiera che martedì pomeriggio è stata aggredita e buttata a terra da un paziente psichiatrico al Pronto soccorso dell’ospedale di Mestre. L’uomo, che attendeva il trasferimento, è stato bloccato dal personale e trasferito nel reparto di Psichiatria.

«È l’ennesima aggressione al Pronto soccorso – afferma Francesco Menegazzi, segretario di Uil Fpl Venezia. Ormai tali episodi sono quasi all’ordine del giorno. Bisogna che amministrazione e Regione si attivino per mettere i lavoratori in condizione di operare in sicurezza. Non bastano una guardia giurata e il delicato lavoro di accoglienza delle assistenti di sala per evitare simili situazioni».

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Questo, invece, il commento di Mara Rosada, primario del Pronto soccorso: «Abbassare i toni, non dimenticare mai il rispetto reciproco, ricordare che in Pronto soccorso ci sono persone che stanno male, alcuni anche molto male, e ci sono persone che lavorano, e moltissimo, al servizio di chi sta male. Come colleghi, insieme all’Azienda sanitaria, siamo vicini all’infermiera e agli altri operatori che hanno subito aggressioni. Questi eccessi costituiscono episodi isolati, a volte anche motivati, come in questo caso, da disagi di tipo psichiatrico. Ma proprio per isolare tali episodi chiediamo a tutti gli utenti del Pronto soccorso di ricordare e di mantenere sempre l’equilibrio nei comportamenti, nelle richieste, nelle esternazioni. Se i casi di aggressione fisica, purtroppo anche gravi per gli operatori sanitari, sono un numero ridottissimo rispetto al numero degli utenti che accedono al Pronto soccorso, è fondamentale che non si verifichino quelle aggressioni verbali che invece sembrano essere diventare più frequenti, e che feriscono la nostra professionalità e la nostra dedizione quanto un’aggressione fisica. Il Pronto soccorso non è un social network o un locale pubblico: vi si svolgono funzioni vitali, e non va mai dimenticato che la sua funzione primaria consiste nel salvare la vita a chi è in pericolo e nell’intervenire sulle grandi urgenze»

.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.ilgazzettino.it

 

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Scabbia, è boom di casi: nuova cura dagli specialisti del Meyer

Sta funzionando pressoché nella totalità dei casi fin qui trattati, senza effetti collaterali significativi. E'…

28/03/2024

Meloni: “Governo determinato a indagare sugli effetti avversi del vaccino anti-Covid”

La premier Giorgia Meloni, ospite di Mario Giordano su Rete4, ha ribadito l'impegno del governo…

28/03/2024

Presentato il 21° Rapporto Ospedali&Salute di Censis e Aiop: “Reinventiamo il Servizio sanitario. Come evitare la deriva di una sanità per censo”

È stato presentato a Roma il 21° Rapporto Ospedali&Salute “Reinventiamo il Servizio Sanitario. Come evitare la…

28/03/2024

ASST Franciacorta di Chiari: concorso per oss

Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Franciacorta di Chiari. Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura…

28/03/2024

Schillaci sui medici di base: “Servono nuove regole d’ingaggio”

“Non faccio battaglie sul contratto della medicina genera, ma pretendo che lavorino un certo numero…

28/03/2024

Reti tempo-dipendenti: grande variabilità tra le regioni. L’indagine Agenas

Le reti tempo-dipendenti all'interno degli ospedali, vale a dire le strutture che devono occuparsi dei…

28/03/2024