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Noisiamopronti chi? Un quadro d’assieme a tinte fosche

Il movimento Noisiamopronti, al “cordiale”  rifiuto dell’Aran (VEDI) alla richiesta di partecipare alla discussione per il rinnovo contrattuale si consegna, con la incoerenza che lo contraddistingue, nelle mani delle Organizzazioni Sindacali.

Il movimento Noisiamopronti, al “cordiale”  rifiuto dell’Aran (VEDI) alla richiesta di partecipare alla discussione per il rinnovo contrattuale si consegna, con la incoerenza che lo contraddistingue, nelle mani delle Organizzazioni Sindacali.

Il rilascio dell’assegno in bianco che molti Infermieri, studenti di Infermieristica e non solo, parenti di infermieri, pazienti e altri  hanno sottoscritto si avvita in una spirale di incoerenza formale e sostanziale senza precedenti.

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Una delle ultime che ci accingiamo a raccontare,  accade in questi tempi e trova terreno fertile sui social, su pagine e profili facebook.

Il presidente dell’ordine di Bologna, Pietro Giurdanella, notoriamente definito il fondatore del movimento noisiamopronti, in un post su facebook, dispregia i sindacati.

Riportiamo il suo pensiero: “Noi non sediamo al tavolo a fianco di nessun sindacato. Il nostro movimento ha chiesto 3 istanze, precise. 55.000 persone ci hanno messo la faccia e la firma. 300 ambasciatori hanno fatto su è già per la propria provincia per far sottoscrivere la lettera. Adesso tocca ai sindacati. E’ il loro ruolo e di questo gli chiederemo conto. Ad iniziare con quelli infermieristici”.

Toni per certi versi minacciosi ma che tendono a delegittimare i sindacati.

Perché loro, i movimentisti, non siedono a fianco di nessuna organizzazione sindacale (riconosciuta dalle leggi italiane, va detto).

Ed è così che il leader del movimento rifiuta l’invito di un sindacato di categoria di sedere con loro all’ARAN per consegnare le firme raccolte.

Ma chiederanno conto di quanto accadrà in sede di trattativa per il rinnovo contrattuale.

Insomma, delle due l’una: se i movimentisti di “Noisiamopronti” non vogliono avere nulla a che fare con i sindacati, perché attendono da loro (da quelli infermieristici in particolare) delle risposte?

Dopo un giorno però qualcosa accade: Giurdanella si smentisce ed incontra i rappresentanti della Cgil!

Un colpo di scena che confonde tutti gli infermieri che credevano in questo gruppo, ambasciatori nominati dai vertici del movimento ignari dell’improvvisa inversione ad “U” del presidente dell’ordine di Bologna.

Un atteggiamento che lascia basiti tutti e che ci impone una ulteriore riflessione: perchè con la Cgil?

Uno dei tre quesiti per cui gli ambasciatori del movimento chiedevano le firme riguardava proprio la possibilità di svolgere l’attività libero professionale per gli infermieri dipendenti pubblici: “Discussione e ridefinizione della disciplina della “esclusività di rapporto” e del regime di libera professione attualmente vietato solo per i professionisti sanitari del comparto”.

Proprio la Cgil nel 2011 accoglieva con favore la cancellazione dalla legge sul “Governo clinico” la parte sulla libera professione. Ecco le dichiarazioni di Cecilia Taranto, segretaria nazionale FPCGIL e Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici: “Ddl Governo Clinico: Il nuovo testo del Ddl sul Governo Clinico presentato dal relatore ha finalmente recepito la nostra richiesta di eliminare tutta la parte riguardante la deriva della libera professione” (VEDI).

Un controsenso dialogare con la Funzione Pubblica Cgil Nazionale…Ma ecco spiegato l’arcano!

Nel 2015 il presidente dell’ordine di Bologna, Pietro Giurdanella si candida per il rinnovo della rappresentanza sindacale unita (RSU) presso il Policlinico S.Orsola – Malpighi in quota alla CGIL…

Il candidato della CGIL Pietro Giurdanella viene eletto con 28 voti!

Gli infermieri che hanno partecipato in buona fede alla raccolta firme proposta dal movimento politico e a questo punto anche sindacale (CGIL) “noisiamopronti” qualche domanda se la porranno dott. Giurdanella!!

La rappresentanza sindacale secondo Giurdanella va riconosciuta a seconda delle stagioni e della convenienza.

Chiudiamo l’articolo con questo commento raccolto dal web di un infermiere che credeva nella bontà del movimento e che testimonia tutta la delusione di chi davvero ci credeva:

“Agli amici e colleghi di #noisiamopronti: mi sono “esposto” con #noisiamopronti firmando e raccogliendo firme e, anche se non faccio più sindacato attivamente, mi sono “esposto” anche nel sindacato di categoria. Ho fatto sacrifici e le battaglie da sindacalista per migliorare la posizione degli infermieri, anche di quelli che mai si sono interessati davvero alle problematiche professionali riducendole a chiacchiericcio nelle cucinette, spesso ne sono uscito sconfitto, anche perché gli altri colleghi guardavano altrove ma …l’impegno di una partecipazione attiva in un sindacato, dove ti metti in gioco come uomo e come professionista …ma davvero pensate che sia lo stesso che firmare una petizione?

Questa petizione può essere un inizio e, se va nella direzione che auspichiamo tutti la benediremo ma non salverete ne il mondo ne la nostra professione con una firma.

Riguardo quel comunicato congiunto di ieri firmato da Bottega e De Palma vi assicuro che non ci sarebbe potuto essere se non fosse il seguito di contatti esplorativi che durano da mesi, volete intestarvene il merito? Serve una medaglia?

Beh, fate pure, però sarebbe una medaglia di cartone perché la vera vittoria si ottiene non con una dimostrazione di intenti ma con una lotta determinata, se mai ci sarà.

Non è un risultato, è un ponte verso un eventuale risultato. Sappiate comunque che nei sindacati di categoria vi sono infermieri che fanno lo stesso vostro lavoro trovando il tempo di coltivare una passione che sentono come un dovere, perché quando un collega, tra dieci o vent’anni mi chiederà dov’ero e cosa ho fatto io non voglio abbassare la testa ma voglio rispondere io c’ero ed ho lottato.

Paragonando Nursind e Nursing Up agli altri sindacati fate un danno ai sindacati di categoria, alla professione ed a voi stessi. Adesso non è tempo di divisioni ma di remare tutti nella stessa direzione, per chi vorrà esserci: benvenuto nell’attivismo professionale”.

Dopo aver espresso il suo libero pensiero il collega viene bannato dal gruppo “noisiamopronti”.

 

Salvatore Petrarolo

 

Allegati

Elenco degli eletti nelle votazioni RSU S.Orsola Malpighi di Bologna 

Dichiarazione CGIL Funzione pubblica

Testo ddl Governo Clinico con l’art. 10 (Attività libero-professionale dei dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale)

Il nuovo testo del relatore sul Ddl Governo Clinico

Salvatore Petrarolo

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