L’aumento esponenziale delle persone affette da patologie dementigene, le problematiche che influiscono sulla famiglia e sulla società, sono mondialmente riconosciuti come un problema da affrontare su più livelli.
Sono numerosi i lavori di tesi di laurea che giungono ai nostri autori e al nostro indirizzo mail redazione@nursetimes.org.
Il dott. Raimondi Alberto, laureatosi nell’anno accademico 2015/2016, presso l’Università degli studi di Milano, presenta il suo lavoro di tesi dal titolo “Difficoltà di alimentazione, consumo del pasto e assistenza infermieristica nella persona anziana con demenza in residenza sanitaria assistenziale: studio osservazionale”.
Relatore: Dott. Loris Bonetti. Correlatore: Dott.ssa Marina Olivieri.
INTRODUZIONE
L’aumento esponenziale delle persone affette da patologie dementigene, le problematiche che influiscono sulla famiglia e sulla società, sono mondialmente riconosciuti come un problema da affrontare su più livelli.
SCOPO
Il presente elaborato di tesi tratta l’utilizzo della scala Ed-Fed, strumento che indaga le disabilità durante il pasto nella persona con demenza e le conseguenti necessità assistenziali. Essa è stata indagata statisticamente correlandola con diverse scale quali: MNA, MMSE, Barthel Index e lo score alimentare del Barthel Index.
MATERIALI E METODI
L’elaborato è cominciato con una ricerca bibliografica a settembre 2016 mediante la consultazione di banche dati quali: PubMed, CINAHL, Cochrane Library, Ilisi, Banca dati del Collegio Ipasvi di Verona.
Lo studio condotto è di tipo osservazionale trasversale. La raccolta dati si è svolta presso il Nucleo Alzheimer della RSA Villaggio Amico di Gerenzano dal 15 novembre 2016 al 20 dicembre 2016. I criteri di inclusione sono stati: persone con età pari o superiore a 65 anni, ricoverate presso il Nucleo Alzheimer della struttura Villaggio Amico, con documentata diagnosi di demenza. Le osservazioni sono state effettuate a colazione, pranzo, merenda e cena.
RISULTATI
Ddallo studio derivano dati significativi per quello che concerne la correlazione di Spearman e le scale utilizzate nella presente ricerca.
Per quanto riguarda il pranzo la correlazione tra Ed-Fed e Barthel alimentazione, MMSE MNA è risultata buona (-0.6; -0,6; -0,4). La correlazione con la Barthel totale risulta scarsa (-0,3). Anche analizzando i dati derivanti dalla cena solo la correlazione con la Barthel totale risulta scarsa, mentre con le altre tre scale buona.
I valori relativi al consumo del pasto rilevati durante l’osservazione di pranzo e cena indica che il consumo di tutte le portate sia a pranzo che a cena varia tra l’80 e il 90%, questo risultato è dovuto alle cure e alla gestione dei vari aspetti organizzativi e relazionali durante il pasto.
DISCUSSIONE
Ed- Fed si dimostra uno strumento efficace e utile anche nella realtà della RSA Italiana, confermando risultati statistici significativi: la scala Ed-Fed è in grado di individuare i soggetti che necessitano assistenza e di conseguenza indirizza i professionisti a scegliere gli interventi più adeguati ed efficaci.
CONCLUSIONE
Questo elaborato di tesi promuove l’utilizzo della scala Ed-Fed IT nelle strutture con centri Alzheimer, in quanto sia i risultati statistici sia gli studi sviluppati riconoscono ad essa un’alta affidabilità ed una elevata validità.
Allegato
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