Sembra la sceneggiatura di un film d’atri tempi eppure no, il fatto è accaduto nella democratica e civile Italia, precisamente in Lombardia.
IL FATTO. Marco Cicardi, 66 anni, una vita dedicata alla medicina, in data 18 agosto rilascia una intervista alla giornalista del corriere, Luca Rinaldi, esprimendo preoccupazioni e critiche contro la riforma del sistema sanitario lombardo voluta dal governatore Maroni.
La riforma sanitaria vista da dentro gli ospedali “è qualcosa di surreale”, e ancora “sono cambiate le tessere del mosaico tra direttori generali e direttori sanitari, ma tutto è immobilizzato”. Al Sacco invece a mancare è il budget dell’anno in corso.
“Io stesso – racconta Cicardi – sono stato a gennaio dal nuovo direttore generale dell’Asst Alessandro Visconti e gli ho sottoposto un piano. Sto ancora aspettando una risposta. E quel che è peggio è che non stiamo ricevendo indicazioni sulle strade da percorrere”.
Si va avanti “alla cieca” e al Sacco non è arrivato nemmeno un piano di assunzioni, tanto che sono stati chiusi alcuni spazi per le sedute di ecografia ed ecodoppler. “Si vive alla giornata contando sulla buona volontà di chi lavora”.
Ancora sugli investimenti, rimasti sulla carta, come il nuovo polo pediatrico del Buzzi: “Un progetto che però non è destinato a svilupparsi – dice Cicardi – perché a Milano le necessità pediatriche sono già coperte dal San Paolo e dal De Marchi. Si pensi piuttosto a un rinnovo strutturale dell’esistente”.
Un rinnovo che al Sacco, sottolinea Cicardi, “serve come il pane. I muri esterni del nostro padiglione sono scrostati e le infiltrazioni d’acqua in continuo aumento. Così come i bagni delle camere non hanno una doccia e da sempre non sono accessibili con la carrozzina. Dico lo stesso dei vetri
che sono del 1930 e andrebbero sostituiti. La scorsa settimana durante i temporali uno si è frantumato a terra. Non ci sono stanziamenti per una manutenzione straordinaria in grado di rimediare al degrado, ma vengono destinati fondi per costruire nuove strutture che non si sa con quali soldi verranno attivate e mantenute”.Sul sistema informatico, per cui “sono stati spesi miliardi e che oggi è uno dei più arretrati a livello nazionale. Eppure nessuno ritiene di intervenire. È innegabile che nel sistema siano nate delle eccellenze, ma queste faticano a sopravvivere all’interno del sistema, mentre le attività remunerative migrano verso il privato che si è sviluppato nel ventennio formigoniano”.
Nella delibera viene motivata la decisione, ravvisando una violazione del Codice di Comportamento aziendale da parte del dott. Cicardi che non aveva preventivamente dato informativa e/o comunicazione alla Direzione Generale della sua dichiarazione/intervista “esprimendo aspre critiche nei confronti dell’ASST Fatebenefratelli e Oftalmico”. Nella delibera viene precisato che “la gravità del comportamento tenuto dal prof. Marco Cicardi abbia fatto venir meno il rapporto fiduciario per la permanenza dello stesso professionista nell’incarico apicale di Direttore del Dipartimento di Medicina della ASST”.
Riteniamo “sacrosanto” il diritto di critica da parte del lavoratore, soprattutto quando questa può servire a portare correttivi importanti con ricadute positive sull’organizzazione sanitaria e di conseguenza sulla salute dei cittadini…
Giuseppe Papagni
Fonte
Foto: www.luccaindiretta.it
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