Coronavirus: la pelle può dirci molto

La nostra pelle può dirci molto della nostra salute, anche in caso di infezione di coronavirus ci sono delle manifestazioni cutanee associate alla specifica malattia. Geloni, eruzioni vescicolari e maculo-papulari, lesioni orticariodi e vasculitiche possono essere sintomi da collegarsi al Covid-19 e possono rappresentare un indice diagnostico, prognostico e terapeutico.

“In questi ultimi mesi si è abbondantemente parlato dei tradizionali sintomi che fanno sospettare la sindrome da Coronavirus – ha spiegato Andrea Ingegneri, specialista in dermatologia dell’Università di Pisa.

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“Tutti conosciamo i segnali della sindrome simil influenzale quali febbre, rinofaringite, dispnea, tosse secca, perdita del gusto e dell’olfatto, cui poi possono seguire complicanze come la bronco polmonite, ma non teniamo in considerazione “allarmi” parimenti significativi che la cute può fornirci” ha continuato, riportato da “La Sicilia”.

Cinque le manifestazioni cutanee collegate al Covid-19

Sarebbero cinque le patologie cutanee più diffusamente collegate al coronavirus. Prima di tutto i geloni (20% dei casi), legati a forme lievi e solitamente colpiscono i soggetti giovani. Poi, le eruzioni vescicolari (10%) spesso pruriginose, localizzate specie sul tronco e che si manifestano nelle viropatie di media gravità con durata di circa 10 giorni (prevalentemente nelle persone tra 40-50 anni). Inoltre ci sono le lesioni orticarioidi (20%)

, associate spesso al prurito, con durata media di 6-8 giorni (solitamente nelle forme più gravi). Ancora, si possono trovare eruzioni maculo-papulari, perifollicolari (nel 45% dei casi più gravi). Infine, anche lesioni vasculitiche (5%) per alterazione dei vasi sanguigni e manifestazioni livoidali e/o necrotiche sono, invece, più frequenti negli over 65.

“Tutti questi sintomi – spiega Ingegneri – possono comparire in diversi momenti della malattia, anche in associazione, e sono correlati alla diversa gravità, durata e forse a differenti significati prognostici”.

I giovani sono poco colpiti o spesso asintomatici, rappresentando un rischio in quanto contagiosi; c’è differenza fra segni cutanei sicuramenti riferibili al covid-19 e quelli sospetti perché in soggetti pauci o asintomatici. Nell’infezione certa sono possibili rush cutanei diffusi (simili al morbillo o orticarioidi) in concomitanza a sintomi respiratori o simil influenzali.

Cristiana Toscano

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