Gli studenti dell’associazione Fajdda- Unione Giovanile indipendente si sono riuniti per manifestare in occasione dei test di ammissione per il corso di laurea in infermieristica davanti al polo del Papardo di Messina.
La loro protesta è stata indirizzata verso il tanto discusso accesso a numero chiuso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie.
Il messaggio chiaro e diretto è stato trasmesso attraverso numerosi striscioni posizionati davanti al polo dell’università di Messina.
Centinaia di giovani hanno voluto sottolineare con forza come il numero chiuso sia l’emblema di una università sempre più elitaria.
“Meccanismi che premiano solo chi può pagare i corsi”.
Secondo i manifestanti a pagarne il prezzo più alto sarebbero le università meridionali, ed in particolare quelle siciliane, vittime di un programmato smantellamento a vantaggio delle università settentrionali, considerate più “virtuose” in base a parametri ambigui e arbitrari.
“Il numero chiuso e la demolizione progressiva delle nostre università, sostengono gli studenti, rispondono ad una stessa logica: è il denaro (di una famiglia o di una regione) che garantisce il diritto allo studio.”
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