Infermieri

#LinfermiereCheVorrei: l’hashtag che sta spopolando in rete

Se da un lato la progressione della professione infermieristica sembra segnata da continue diatribe, dall’altro lato sembra destinata ad essere continuamente afflitta dalla continua rassegnazione a tutto ciò che ci viene proposto dall’alto.

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di Claudio Rallo, studente di infermieristica al terzo anno, scaturite dopo la pubblicazione del nostro articolo “L’infermiere che vorrei” (VEDI)

Se da un lato la progressione della professione infermieristica sembra segnata da continue diatribe; dall’altro lato sembra destinata ad essere continuamente afflitta dalla continua rassegnazione a tutto ciò che ci viene proposto dall’alto.

La lettura dell’articolo di Anna Di Martino, mi ha permesso non solo di riflettere sulla presenza di un dualismo che ricalca fedelmente ciò che succede nelle realtà lavorative (Professionisti intellettuali, Infermieri factotum); ma ha contribuito al dibattito sull’infermiere che vorremmo.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Risulta ovvio che nessun infermiere presenta sul cartellino della divisa la dicitura di Professionista intellettuale o Infermiere factotum, ma rimane alquanto ovvio che necessitiamo di comprendere quali motivi non ci permettono di lasciare per sempre la dicitura di infermiere factotum e di diventare quello che in realtà dovremmo già essere!

E se i motivi di questo regresso si nascondessero negli albori della professione?

 

Come Anna di Martino provo a dare una interpretazione personale dell’infermiere che vorrebbero i cittadini.

La prima domanda che mi sono posto: da studente del corso di laurea in infermieristica, quale infermiere vorrei?

L’infermiere che vorrei proviene da un corso di laurea che adotta modalità di didattica provenienti da studi di comprovata efficacia scientifica; che si adattano al contesto socio-culturale e giuridico di riferimento; che orienta il proprio operato non soltanto con la finalità di garantire il benessere fisico-psichico e sociale dei pazienti, ma anche degli stessi studenti.

L’infermiere che vorrei, ha la possibilità di attuare il pensiero critico anche sul campo della stessa formazione, non accetta decisioni o concetti perchè imposti dall’alto.

Mette in discussione gli argomenti e si adopera con la collaborazione di tutti gli studenti d’infermieristica d’Italia e le varie figure che rispecchiano uno scenario multidisciplinare; per individuare le migliori modalità di didattica e la continua necessità di progettare ed attuare sperimentazioni sul campo didattico, oltre a quello infermieristico.

L’infermiere che vorrei deriva per questi motivi dalla formazione che vorrei: scientificamente valida ed in grado di mutare con estrema prontezza senza creare scompiglio agli studenti; difatti, i cambi d’ordinamento per gli studenti fuori corso, impongono (credo sempre) un maggior carico didattico rispetto agli studenti in corso.

Spero di essere riuscito a suscitarvi delle riflessioni propositive e di avervi intrigato nell’utilizzo del coraggio intellettuale (considerare ed esaminare con onestà le convinzioni proprie e altrui), considerata la necessità.

Condivido l’hashtag di Anna di Martino

#LinfermiereCheVorrei

…per permettere di fare rete e definire le nostre pretese.

 

Claudio Rallo

 

 

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Intelligenza artificiale, prosegue la formazione dei dirigenti di Fials Milano

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Fials Milano. Fials Milano annuncia con soddisfazione il proseguimento…

18/09/2024

Responsabilità professionale in sanità: cosa prevede il decreto attuativo della Legge Gelli-Bianco in tema di copertura assicurativa

Pochi mesi fa è arrivata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo della Legge 24/2017 (Legge Gelli-Bianco) su…

18/09/2024

Aggressioni al personale sanitario, Ceccarelli (Coina): “Fenomeno legato a mancata valorizzazione dei professionisti e disagi del Ssn”

"L’Italia è arrivata ai primissimi posti in Europa per la drammatica percentuale di aggressioni di…

18/09/2024

Indagine Nursing Up tra i Paesi Ue: Italia agli ultimi posti per interesse dei giovani verso la professione infermieristica

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Nursing Up. Professione infermieristica sempre meno attraente…

18/09/2024

Assistente infermiere, Giuliano (UGL Salute): “Rischio di confusione su ruoli e responsabilità. Serve riforma per valorizzare oss”

“La figura dell’assistente infermiere è un ibrido che scontenta tutti. Avevamo già sollevato dubbi e…

18/09/2024

Medicina di emergenza: la gestione del paziente acuto e critico dal territorio all’ospedale

La dott.ssa Giulia Tufi consegue un master di II livello e presenta la sua tesi…

18/09/2024