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L’importanza degli ambulatori infermieristici nell’Asl di Rieti

Pubblichiamo un importante contributo del collega Andrea Agostini che descrive attentamente l’importanza degli ambulatori infermieristici nella Asl di Rieti e la scelta delle degenze a gestione infermieristica.

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ANDREA AGOSTINI infermiere dal 2013, breve esperienza nelle cure palliative in ADI, di cui è stato responsabile dell’assistenza infermieristica generale. Forte dinamicità e volontà nel proseguire nel futuro progetti di miglioramento personale e professionale. Attento ai Social Media e a quanto accade nel mondo sanitario e scientifico. Da Dicembre 2014 eletto nel consiglio direttivo del Collegio IPASVI della provincia di Rieti.

L’importanza della giusta collaborazione d’équipe e i risultati degli ultimi tempi della ASL di Rieti.
Questi, tra gli altri, gli argomenti trattati durante il corso di formazione organizzato dalla ASL di Rieti dal titolo “Gestione clinica del malato respiratorio cronico: dalla diagnosi alla palliazione”.
Il corso, sviluppatosi in due giornate, il 19 e 20 Giugno, ha toccato diversi argomenti importanti riguardanti le malattie pneumologiche cronico ostruttive nel loro excursus, partendo quindi dallo sviluppo, alla fase di mantenimento finendo poi all’end-stage e quindi alle cure palliative, tutto ciò sotto differenti punti di vista, medico, infermieristico, fisioterapico e legale.

L’importanza della figura infermieristica nel Chronic Care Model, un modello assistenziale di presa in carico del paziente cronico, con il paziente informato e consapevole della propria patologia e l’équipe sanitaria attraverso un atteggiamento proattivo e professionalmente pronto, sarà in grado di dare le giuste risposte alle sue necessità.

E’ stata sottolineata l’importanza del giusto lavoro di squadra, fatto di tutti quegli strumenti del governo clinico, come EBM e EBN e un audit clinico multiprofessionale, che vanno oltre l’errore di conflitto tra le professioni. Un’importanza quella dell’infermiere sottolineata poi in un secondo momento quando sono stati illustrati i dati dei vari ambulatori infermieristici collocati nei 5 distretti della ASL. Gli ambulatori sono un servizio gestito interamente da personale infermieristico che offre all’utente assistenza sanitaria di base, educazione sanitaria e informazioni per l’autocura e la gestione dei pazienti al proprio domicilio. Rappresenta inoltre un punto di raccordo tra gli utenti e i Medici di Medicina Generale.

L’accesso in Ambulatorio richiede l’impegnativa del Medico di Medicina Generale o del Medico Specialista Ambulatoriale; l’appuntamento viene fissato direttamente dall’Ambulatorio Infermieristico; la regolarizzazione dell’impegnativa, secondo la normativa vigente (esecuzione e/o pagamento di ticket), avviene presso gli sportelli CUP Aziendali.

Gli ambulatori sono in totale 11 tra i quali 9 ambulatori infermieristici generali e 2 infermieristici specialistici. Tra le prestazioni degli ambulatori generali troviamo la medicazione ferite infette e non infette, ulcere, lesioni della cute, la rilevazione dei parametri vitali, la gestione del catetere vescicale, tutti i tipi di somministrazione di terapia, prelievo ematico, medicazione catetere venoso centrale ed altre ancora. Gli ambulatori infermieristici specialistici invece sono l’ambulatorio ortopedico, primo in Italia, che offre prestazioni come bendaggio con doccia di immobilizzazione, bendaggio Desault amidato o gessato, bendaggio con colla di zinco, bendaggio adesivo elastico, bendaggio a otto per clavicola, medicazione di Shanz e fasciatura semplice, e l’ambulatorio pneumologico con prestazioni come la valutazione protesica, la terapia occupazionale, il prelievo arterioso e Emogasanalisi O2, monitoraggio della saturazione arteriosa, emogasanalisi sistemica e la pulsossimetria notturna.

I risultati raggiunti da queste organizzazioni sono molto positivi anche sotto il punto di vista della risposta da parte degli utenti trovando riscontro anche nei dati, infatti nello scorso anno sono state erogate 17001 prestazioni degli ambulatori infermieristici generali, 754 per quello ortopedico e 1884 per quello pneumologico.

Questi risultati sono la giusta spinta quindi per cercare nuove soluzioni nell’ASL di Rieti, come l’apertura di reparti di degenza a gestione infermieristica nei vari distretti che tra le altre cose potranno portare ad una riduzione delle ospedalizzazioni soprattutto per i pazienti cronici con forti benefici per i bilanci sanitari regionali.

Andrea Agostini

Redazione Nurse Times

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