Liguria, via libera alla formazione di oss “complementari”

La Regione ha approvato uno stanziamento di 630mila euro “quale misura di più efficace contrasto della pandemia”. La durata del corso è fissata in 400 ore. Le attività formative dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021.

La Giunta regionale della Liguria, su proposta del presidente e assessore alla Sanità, Giovanni Toti (foto), e dell’assessore alla Formazione, Ilaria Cavo, ha approvato lo stanziamento di 630mila euro per la formazione di operatori socio-sanitari con formazione complementare in assistenza sanitaria. I destinatari delle attività sono 350 oss occupati in unità operative liguri di strutture private del settore sociosanitario, individuati dal datore di lavoro e suddivisi per ambiti territoriali coincidenti con le Aziende sanitarie locali.

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“Per far fronte alle difficoltà strutturali del settore sociosanitario privato durante la pandemia da Covid-19 si è reso necessario un intervento della Regione per favorire l’accrescimento delle competenze professionali degli operatori, anche quale misura di più efficace contrasto della pandemia e per investire nell’apprendimento permanente come leva prioritaria e indispensabile per ottenere l’innalzamento dei livelli di conoscenza, abilità e competenza della popolazione per un’inclusione sia sociale che lavorativa”

, ha spiegato Toti.

Data la situazione emergenziale determinata dal Covid-19, la parte teorica del corso è fruibile a distanza attraverso lezioni interattive che consentono al docente e agli allievi destinatari dell’intervento di condividere “in diretta” lo svolgimento della formazione teorica. La durata del corso è fissata in 400 ore. Le attività formative dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021.

Oltre a conservare tutte le attribuzioni di base previste dal proprio profilo, L’Oss con formazione complementare in assistenza sanitaria svolge ulteriori attività finalizzate a coadiuvare il personale infermieristico in base alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica e/o ostetrica e in base all’organizzazione dell’unità funzionale di appartenenza.

“Si tratta di una misura innovativa e molto attesa – sottolinea l’assessore Cavo –. La Regione Liguria ha sostenuto questo provvedimento prima a livello procedurale, con l’inserimento della figura professionale di operatore socio-sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria nel repertorio regionale delle professioni, e adesso col sostegno formativo e finanziario”.

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