Lazio. Regione assume 30 medici per task force controlli. NESSUN INFERMIERE

 

 

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La notizia apparsa su quotidiano sanità ci lascia un pò perplessi!!

PER CUI CI RIVOLGIAMO DIRETTAMENTE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO ZINGARETTI:

  1. POSSIBILE che per l’assistenza non sono previste assunzioni di personale infermieristico attraverso concorsi pubblici?
  2. POSSIBILE che per l’assistenza non sono previste assunzioni di personale infermieristico attraverso avvisi pubblici?
  3. Ancora una volta si dà la precedenza lavorativa a controllori, in questo caso con l’assunzioni di 30 professionisti tra medici, un tecnico informatico, un laureato in statistica e nessun infermiere, non ritiene utile l’inserimento nella task force di infermieri?
  4. Come può  “… garantire maggiori servizi per i cittadini solo aumentando quelle verifiche che garantiscono rigore amministrativo e combattono le spese incontrollate…” se poi il personale d’assistenza è ridotto così come si evince dal rapporto OCSE sul rapporto infermieri/popolazione consultabile su quotidiano sanità?
  5. ISTITUIRE UNA TASK FORCE per effettuare le verifiche sulle prestazioni erogate dagli ospedali pubblici e privati, non SIGNIFICA DISPERDERE RISORSE CHE POTREBBERO ESSERE INVESTITE NELL’ASSISTENZA CON NUOVE ASSUNZIONI?

 

A beneficio di quanto scritto riporto i dati del rapporto OCSE, tratto da quotidiano sanità

In Italia, nel 2011, c’erano 4,1 medici ogni 1.000 abitanti (tra professionisti che assistono i pazienti, manager, ricercatori e professori). Un medico in più di quanto si registri nella media Ocse (3,2 x 1.000 abitanti). Solo Austria (4,8) Russia (5) e Grecia (6,1) hanno più medici di noi. Anche Spagna, Francia e Germania sono sopra la media. Il numero di medici per 1.000 abitanti è invece pari a 2,8 nel Regno Unito.
L’Italia non si caratterizza solo per l’alto numero di medici, ma anche per la loro età avanzata. Il 43% ha infatti più di 55 anni (la media Ocse è 32). Più basso della media, invece, il numero di laureati in Medicina per ogni medico, pari a 27,6 contro la media del 33,7.
Ma se gli italiani possono contare su più medici che negli altri Paesi Ocse, lo stesso non avviene con gli infermieri.

Se la media Ocse è infatti di 8,8 infermieri ogni 1.000 abitanti, il dato italiano si ferma a 6,3, ben al di sotto della Germania, dove gli infermieri ogni 1.000 abitanti sono 11,4, ma anche della Francia (8,7) e del Regno Unito (8,6). Sotto l’Italia è invece la Spagna, dove gli infermieri sono solo 5,5. I nuovi laureati per ogni infermiere sono, in Italia, 29,6. Ben più basso della media Ocse, dove nel 2011 ci sono stati per ogni infermiere attivo 53,7 nuovi infermieri laureati.
Incrociando i due dati, dunque, si ricava che se nei Paesi Ocse ci sono 2,8 infermieri ogni medico, in Italia il rapporto è quasi alla pari: 1,6 infermieri ogni medico. In coda a tutti i Paesi Ocse c’è la Grecia, con un rapporto 0,5 a 1. Anche la Francia è sotto la media Ocse, ma di poco, con 2,6 infermieri ogni medico. Il Regno Unito e la Germania superano invece la linea Ocse rispettivamente con 3,1 infermieri ogni medico e 3 infermieri ogni medico.

 

ILTEAM DI NURSETIMES

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