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Laurea in infermieristica facile….10000€ si può!

Diventare INFERMIERI in un Anno? Oggi si può! Parola dell’Istituto Giacomo Leopardi e del Quotidiano di Lecce.

Questo è il titolo di un post su facebook, del Presidente del Collegio IPASVI di Bari Saverio Andreula, del 7/04/2016.
Sono passati solo 2 mesi, dall’intervista fatta da Giuseppe Papagni ad una azienda che rilascia titoli professionali internazionali. E ci chiediamo ma è possibile pagare per avere una laurea “facile” in infermieristica?

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Purtroppo si, è possibile! Alla modica cifra di 10.000 € è possibile seguire lezioni a distanza, comodamente seduti sul divano di casa… Ma non solo! Il superamento degli esami è garantito, il tirocinio si svolge ad una distanza massima di 25km dalla tua residenza. La novità del 2016 è il conseguimento del titolo in un solo anno.
Ed ecco qui riportato, i punti salienti del Decreto 29 luglio 2010, n. 268, che regola il riconoscimento dei titoli professionali conseguiti nei Paesi comunitari ed extracomunitari ai fini dell’esercizio delle attività professionali di medico chirurgo, medico specialista, medico veterinario, farmacista, odontoiatra, psicologo, ostetrica, tecnico sanitario di radiologia medica, infermiere.

Annuncio sul Quotidiano di Lecce.

Entrata in vigore del provvedimento: 27/02/2011
IL MINISTERO DELLA SALUTE adotta il seguente regolamento:
Art. 1 Definizioni
….. a) «decreto legislativo» il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206;
b) «richiedente» il cittadino comunitario che domanda, ai fini dell’esercizio, in Italia, delle professioni di medico chirurgo, medico specialista, medico veterinario, farmacista, odontoiatra, psicologo, ostetrica, tecnico sanitario di radiologia medica, infermiere, il riconoscimento del titolo rilasciato dallo Stato membro di origine attestante una formazione professionale al cui possesso la legislazione del medesimo Stato subordina l’accesso o l’esercizio della professione; ……….
….. 4. In caso di differenze sostanziali tra le qualifiche professionali del prestatore e la formazione richiesta dalle norme nazionali, nella misura in cui tale differenza sia tale da nuocere alla pubblica sicurezza o alla sanità pubblica, il prestatore può colmare tali differenze attraverso il superamento di una specifica prova attitudinale, con oneri a carico dell’interessato secondo quanto previsto dall’art. 25. La prestazione di servizi deve poter essere effettuata entro il mese successivo alla decisione adottata in applicazione del comma 3.»……….
…… «Art. 22 (Misure compensative). – 1. Il riconoscimento di cui al presente capo può essere subordinato al compimento di un tirocinio di adattamento non superiore a tre anni o di una prova attitudinale, a scelta del richiedente, in uno dei seguenti casi:
a) se la durata della formazione da lui seguita ai sensi dell’art. 21, comma 1 e 2, è inferiore di almeno un anno a quella richiesta in Italia;
b) se la formazione ricevuta riguarda materie sostanzialmente diverse da quelle coperte dal titolo di formazione richiesto in Italia;
c) se la professione regolamentata include una o più attività professionali regolamentate, mancanti nella corrispondente professione dello Stato membro d’origine del richiedente, e se la differenza e’ caratterizzata da una formazione specifica, richiesta dalla normativa nazionale e relativa a materie sostanzialmente diverse da quelle dell’attestato di competenza o del titolo di formazione in possesso del richiedente….

Ma come è possibile, che il Ministero della Salute coadiuvato con il Ministero dell’Istruzione, impedisce la libera iscrizione alla Facoltà di Infermieristica, attraverso un test d’ingresso, ma nello stesso tempo, permette il riconoscimento delle lauree facili conseguite in alcuni stati della comunità europea?
Ricordo ancora i tre anni universitari… Quanti sacrifici? … Giornate interminabili, mattina tirocinio, pomeriggio lezione e la sera sui libri per preparare l’esame successivo.
E poi… dopo anni, scopri che in Italia il tuo titolo è equipollente a quello, con tutto rispetto, conseguito in Romania o Bulgaria.
Noi di Nurse Times vogliamo dire STOP alle lauree facili, e vogliamo che sia riconosciuto a livello economico, l’alta professionalità degli infermieri italiani, che hanno una preparazione teorico- pratico di altissimo livello.

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