LA SVOLTA: “verso un ordine che rappresenti tutti gli infermieri”

Pubblichiamo l’intervista all’infermiera Antonella Peluso, coordinatrice all’Asl NA 2 che è stata insignita, per il suo lavoro, del titolo di Cavaliere della al Merito della Repubblica. Antonella Peluso ha presentato, rispondendo alle domande di Nurse Times, la lista “La Svolta“, per il rinnovo delle Cariche Istituzionali OPI NAPOLI 2020.

La Svolta” presenta già nel suo stesso nome il desiderio di profondo cambiamento. Quali sono, se dovesse fare una stima, le prime tre cose da dover cambiare nell’approccio alla professione infermieristica? 

Cerchiamo una “svolta”, ma anche una inversione a U, per imboccare una strada differente che ci conduca verso un nuovo Ordine che rappresenti tutta la popolazione infermieristica ed infermieristica pediatrica.

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La prima cosa da dover cambiare nell’approccio alla professione riguarda l’accesso alla casa OPI di Napoli. La sede degli infermieri deve essere realmente accessibile a tutta la popolazione infermieristica. Deve essere inclusiva, partecipativa e di prossimità. Una sede OPI che raggiunge, quando necessario, i colleghi sui posti di lavoro per confrontarsi e garantire un feedback immediato su problematiche professionali urgenti.

La seconda cosa da fare nell’immediato è prevedere grandi spazi per i giovani ai quali va assicurato una crescita professionale anche attraverso la partecipazione a progetti dedicati costituendo gruppi di lavoro rispondenti ad esigenze reali contestualizzate.

La terza azione da intraprendere immediatamente è quella di fornire agli iscritti l’accesso alle principali banche dati, anche in collaborazione con altre istituzioni, per promuovere e sostenere lo studio, promuovere la diffusione delle linee guida internazionali, l’aggiornamento e la ricerca scientifica.

Pensa che la pandemia abbia dato valore al ruolo degli infermieri? Ritiene che, in futuro, la professione infermieristica sarà presa in maggior considerazione dalle istituzioni?

La pandemia ha evidenziato la centralità del ruolo infermieristico nel processo assistenziale. L’opinione pubblica ha preso atto che l’infermiere è responsabile della presa in carico del paziente. Purtroppo, moltissime persone identificavano l’infermiere solo come un mero esecutore di direttive. A seguito della pandemia, gran parte della opinione pubblica – e forse anche una parte delle istituzioni – ha potuto apprezzare, sena alcuna polemica, che l’infermiere identifica i bisogni di assistenza infermieristica, pianifica, gestisce e valuta lo specifico intervento assistenziale e garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche. Pertanto è emerso che l’infermiere non eroga solo assistenza di natura tecnica, ma soprattutto anche assistenza di natura relazionale ed educativa.

Sono convinta che le istituzioni, considerato il massiccio ricorso al reclutamento del personale infermieristico per affrontare l’emergenza Covid sia in ambito ospedaliero che in ambito territoriale, abbiano finalmente preso atto del ruolo rilevante che l’infermiere riveste nel processo assistenziale. Il primo segnale, anche se minimale, che il Governo ha inteso lanciare a seguito dell’emergenza Covid,  è rappresentato dal riconoscimento dell’indennità professionale specifica per gli infermieri. Mi aspetto che oltre al reclutamento si investa anche sulla formazione del personale, conditio sine qua non per garantire una assistenza qualitativamente significativa.

Per quanto ci riguarda noi della lista “LA SVOLTA” abbiamo previsto percorsi formativi finalizzati  alla espansione delle competenze cliniche, organizzative e gestionali  per rilanciare la cultura del middle management, praticamente scomparso in quasi tutto il SSR.  Riteniamo indispensabile promuovere e incentivare nuovi modelli organizzativi in linea con le attuali esigenze assistenziali che valorizzino le competenze avanzate/esperte e specialistiche.

Lei è stata premiata come Cavaliere al Merito, è stato un momento emozionante? Che cosa ha provato? 

Il riconoscimento dell’ Onorificenza di Cavaliere della Repubblica ha rappresentato una svolta nella mia vita professionale. Mi è stato riconosciuto il lavoro svolto in ambito del servizio sanitario e sinceramente quando sono stata contattata dalla Prefettura di Napoli, pensavo fosse uno scherzo

. Poi sono stati i Carabinieri della Caserma di Arco Felice-Pozzuoli a notificarmi la bella notizia e quel momento rimarrà per sempre tra le emozioni più importanti della mia vita. È stato un giorno indimenticabile e soprattutto una soddisfazione che mi ha ripagata di tanti sacrifici. Quando ho ritirato la onorificenza ero mentalmente e affettivamente connessa con i miei genitori ai quali devo, orgogliosamente, tutto quello che sono diventata.

Come è nata l’idea di creare una lista che si propone di essere molto attiva sul territorio?

La lista “LA SVOLTA” nasce a seguito di numerose doglianze pervenute da colleghi infermieri in merito alla mediocrità dell’operato offerto agli iscritti dal collegio IPASVI attuale OPI Napoli. Confrontandoci con i colleghi infermieri ed infermieri pediatrici è emersa l’esigenza di dover rappresentare tutte le realtà professionali con le loro criticità: Università, Ospedali, Territorio, Sanità privata, Associazionismo, Terzo Settore e Infermieri Liberi Professionisti. Abbiamo raccolto le insoddisfazioni dei colleghi stanchi di vecchie logiche e soprattutto stanchi di essere rappresentati da un gruppo di persone autoreferenziali. Dai colleghi del territorio è partita la richiesta di cambiare rotta, ovvero di dare una SVOLTA! A questo punto abbiamo accettato la sfida: è nata la lista “LA SVOLTA”. Una lista rappresentativa di tutte le realtà operanti sul territorio di Napoli e provincia. Rappresentatività che mai si era vista nella storia IPASVI di Napoli.

Ci sono degli obiettivi che avete già raggiunto?

Ad oggi, sebbene non ancora eletti, ci pregiamo il merito di aver ottenuto, a seguito di richiesta inviata al Presidente della Regione Campania – De Luca – l’estensione della vaccinazione a tutti gli iscritti dell’OPI di Napoli. Infatti, nella nota, abbiamo evidenziato la necessità di prevedere che tra gli operatori sanitari, già individuati come categoria da vaccinare in via prioritaria, l’inclusione anche degli infermieri libero professionisti, dipendenti delle cooperative, delle agenzie interinali, e infermieri neo laureati e comunque tutti gli infermieri iscritti all’Ordine della professione di Napoli che svolgono o svolgeranno una funzione pubblica di prevenzione sanitaria e di contrasto all’epidemia. Questo ci sembra un risultato significativo atteso che abbiamo interagito come comitato organizzativo della lista “LA SVOLTA” e siamo grati a De luca per aver accolto tempestivamente la nostra richiesta.

Cosa si sente di dire ai suoi colleghi del territorio? Qual è la cosa più importante a cui pensare per gli infermieri in questo momento storico così delicato?

Ai colleghi, a tutta la popolazione infermieristica e infermieristica pediatrica delle aziende sanitarie pubbliche e private, nonché liberi professionisti, sento di dire che per svoltare e per dare seguito al mandato che ci hanno conferito e che abbiamo sintetizzato in 17 punti come da programma elettorale, bisogna andare a votare il 22, 23 e 24 gennaio. Solo sostenendo la lista “LA SVOLTA” si può sperare nel cambiamento che tutti aspettiamo da anni e dare voce ai tanti colleghi dimenticati che in questo momento storico così delicato hanno trovato il coraggio di provare a cambiare perché la pandemia tra i suoi effetti ha avuto anche quello di risvegliare la coscienza professionale che in tanti avevano riposto in soffitta perché sfiduciati.

Cristiana Toscano

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