La piccola Elisa, 4 anni, cerca un donatore di midollo osseo. Il papà lancia l’appello sul web

Il padre della piccola, Fabio Pardini, ha lanciato un accorato appello dal proprio profilo Facebook

La piccola Elisa, 4 anni, di Pordenone, cerca un donatore di midollo osseo. La famiglia, attraverso il papà, Fabio Pardini, lancia un appello anche sul web: “Aiutateci a trovarlo”

Elisa è affetta da leucemia, in passato si sono occupati anche Fiorello e Anastacia, sta lottando contro un male più forte di lei, ma combatte come una leonessa, con il sorriso stampato sul volto. Ma ora cerca un nuovo donatore di midollo osseo, dopo che un primo trapianto, compiuto nel gennaio 2018, è fallito.

Il padre della piccola, Fabio Pardini, ha lanciato un accorato appello dal proprio profilo Facebook:

“Sono parole che non avrei mai voluto scrivere…Ma mi sento in dovere per rispetto delle migliaia di persone che ci seguono e che costantemente ci scrivono e ci aiutano ormai da 2 anni di non poter più stare in silenzio…Dopo 2 anni di sofferenze, di speranze, illusioni, mille difficoltà e rare piccole gioie, quando sembrava illuminarsi la strada in fondo al tunnel,quando si riaccendeva un concreto barlume di speranza…Tutto finito…tutto spazzato via..la BELVA BASTARDA e FOTTUTA è ritornata (recidiva).

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La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa di 4 anni e mezzo. Il trapianto non ha tenuto, purtroppo non è riuscito. Era stato fatto il 19 gennaio 2018. Nell’ottobre 2017 era scattata una vera e propria campagna di sensibilizzazione in tutta Italia e non solo pur di trovare un donatore di midollo osseo più compatibile possibile per Elisa.

Avevano aderito all’iniziativa moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport le televisioni e giornali nazionali e regionali e anche dal web.

Hanno risposto all’appello talmente tante persone da mandare in tilt tantissimi centri trasfusionali e Admo di tutto il bel paese..Avevano addirittura organizzato dei viaggi all’estero per donare il sangue….Verso la fine di novembre ,finalmente la notizia tanto attesa che aveva rincuorato tutti..Era stato trovato un donatore compatibile all’85/90 per cento e quindi si e’potuto procedere appunto il 19 gennaio 2018 al trapianto…Elisa dopo quasi 5 mesi di camera sterile con durissime conseguenze (ha avuto una Gvhd di terzo grado lottando tra la vita e la morte) e’riuscita nonostante tutto a riprendersi e ha ricominciato a mangiare camminare e giocare…Sembrava finalmente finisse l’incubo…Poi verso luglio 2018 alcuni valori del sangue hanno cominciato ad oscillare e purtroppo hanno fatto capire che il chimerismo (le cellule del donatore nel sangue del donante) che prima erano al 100 per 100 stavano scemando sempre più in fretta e il gruppo del sangue non e’mai cambiato…Nonostante i medici abbiano provato a ripristinare la situazione non c’è più stato nulla da fare…la malattia era tornata.

Dopo 2 anni di devastanti chemio e farmaci dopo che Elisa è legata al catetere venoso che l’alimenta 24/24 è tutto da rifare. Si dovrà procedere ad un secondo difficile pericoloso invasivo trapianto. Rimane l’unica speranza di poterla guarire definitivamente. La cosa sicuramente fondamentale sarà portarla nella migliore situazione clinica possibile e con la meno tossicità nel corpo che si riesca. Il donatore rimarrà lo stesso salvo non succeda un miracolo e non se ne trovi uno ancora più compatibile in banca dati. In 4 anni e mezzo di vita (se cosi si può chiamare) Elisa ha solo vaghi ricordi del mondo esterno; si ricorda di una volta che l’ho portata in montagna e si divertiva a dare da mangiare alle caprette oppure che era andata a giocare sul dondolo o sullo scivolo. Ogni tanto mi domanda se andiamo a casa, poi si ferma mi vede pensieroso sorride e mi dice “dai papà dai che giochiamo…”.

Questo ormai è il suo mondo. Non ha ancora capito cosa le sta aspettando. Io e la mia compagna stiamo letteralmente tremando; siamo distrutti. Rimaniamo ovviamente fiduciosi. Siamo in uno dei centri più all’avanguardia di queste malattie terribili, il Bambin Gesù del Vaticano e con dei professionisti tra i migliori al mondo il prof. Franco Locatelli (ha guarito tantissimi bambini tra cui il piccolo Alex) e il suo staff medico ed infermieristico. Non può, non deve finire così: ELISA TI SCONGIURIAMO NON LASCIARCI”. 

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