Tesi di Laurea - NeXT

L’Anestesia loco-regionale (ALR) nel trattamento del dolore: confronto tra pazienti sottoposti a intervento e importanza della gestione infermieristica

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sono la dott.ssa Salis Antonella, avrei molto piacere che la mia tesi sperimentale sia pubblicata nei vostri siti online.
Sono una infermiera, laureata il 22 Novembre del 2022 presso l’Università di Sassari, CDL infermieristica, facoltà di medicina e chirurgia, con votazione 110/110.
La mia tesi sperimentale tratta l’importanza di utilizzo dell’anestesia loco-regionale nel paziente sottoposto a intervento chirurgico, determinante per la riduzione del dolore percepito dallo stesso nel postoperatorio.
Come ben sappiamo, il dolore è ormai considerato il quinto parametro vitale, perciò gli infermieri devono valutarlo con attenzione, prestando importanza al paziente e a ciò che costui esprime. L’anestesia locoregionale , permette di ridurre il dolore nel paziente facendo perciò a meno di tutti i farmaci antalgici come FANS o oppiodi, che la maggior parte delle volte vengono somministrati, apportandone però anche diverse complicanze allo stesso paziente.

Questa pratica anestesiologica, specialmente nella nostra realtà, non viene sempre utilizzata e questo ne comporta maggior percezione del dolore nel paziente al momento del suo risveglio, un aumento di farmaci utilizzati per il trattamento e maggior complicanze oltre che ad una degenza relativamente più lunga.

Si sostiene perciò con uno studio svolto come l’utilizzo di taluna anestesia influisca positivamente nella gestione del paziente complesso e critico ed è per tanto opportuno che gli infermieri non solo conoscano l’importanza del dolore e la corretta valutazione con apposite scale ma, che ne conoscano anche i differenti aspetti , innovativi, per il suo stesso trattamento.

Gli studi che sono stati affrontati sono bensì due : uno riferito ai professionisti sanitari per valutare le loro conoscenze sul dolore e sull’anestesia loco-regionale e l’altro riferito ai pazienti sottoposti a intervento chirurgico.

Questi ultimi sono stati suddivisi in due gruppi: uno comprendente coloro che hanno eseguito un anestesia generale, l’altro comprendente coloro che hanno eseguito un anestesia LOCOREGIONALE.
Tale suddivisione ha permesso di evidenziare un paragone tra le due diverse pratiche anestesiologiche e il dolore percepito dai pazienti in relazione all’utilizzo delle stesse, determinando in questo modo l’importanza dell’utilizzo singolo o del supplemento dell’ anestesia LOCOREGIONALE per garantire maggior benefici al paziente sottoposto a intervento chirurgico.

Per la realizzazione di entrambi gli studi sono stati progettati dei questionari ex novo contenenti 14 domande, a risposta aperta e chiusa, alla quale hanno aderito, nel primo caso, 64 professionisti (di cui la maggior parte infermieri)e, nel secondo caso, 101 pazienti sottoposti a intervento.
Le informazioni raccolte hanno permesso di stimare la capacità dei professionisti nella valutazione del dolore, nell’utilizzo di scale consigliate dalla stessa SIAARTI e le conoscenze relative all’anestesia locoregionale , i benefici derivanti dall’impiego della stessa (riduzione del dolore e minore percezione) e la sua frequenza di impiego nel reparto di appartenenza.

Premessa

Questo elaborato di tesi nasce dal tirocinio professionalizzante nell’Unità Operativa Complessa di Anestesia del Blocco Operatorio presso le Cliniche Universitarie. Grazie a tale percorso, ho potuto toccar con mano le differenti sensazioni, soggettive, del paziente, in attesa di intervento e nel post-intervento: è stato proprio il dare importanza a tali sensazioni che ha attirato la mia attenzione sulla tematica relativa al dolore e le terapie antalgiche utilizzate per la sua riduzione.

Ciò che in particolare, mi ha incuriosito e affascinato, è stato osservare come con alcune tecniche di anestesia si ottiene sollievo, fisico e psicologico, meno complicanze e un’alternativa all’analgesia sistemica. Essendo un argomento trattato, in modo generale, durante il percorso triennale del Corso di Laurea in Infermieristica, ho avuto l’interesse nell’approfondirlo poiché ritengo sia un aspetto importante di conoscenza per i professionisti infermieri nei diversi contesti chirurgici e medici.

Nel corso di tale esperienza mi sono chiesta cosa significasse per il paziente provare dolore, quanto questo potesse influire nell’insorgenza di alcune complicanze e nel recupero post-operatorio, e infine se le procedure infermieristiche vengono adottate consapevolmente e se c’è una conoscenza reale dell’infermiere sugli aspetti relativi al dolore. In relazione a queste riflessioni, ho svolto un’indagine relativa alle conoscenze dei professionisti sanitari sull’analgesia del paziente in relazione all’anestesia e ho inoltre somministrato alcuni quesiti ai pazienti sottoposti a intervento chirurgico, con lo scopo di dimostrare che l’anestesia loco-regionale da migliori risultati in termini di riduzione del dolore acuto nel post-operatorio, ma anche minori complicanze e un’alternativa valida rispetto all’analgesia sistemica.

Abstract

Per lo sviluppo del seguente lavoro di tesi, ho svolto uno studio la cui finalità è stimare la validità e l’adozione di misure utili alla gestione del dolore post- operatorio, alternative all’analgesia sistemica, e apportare un ulteriore conoscenza e informazione alle professioni sanitarie, per un’adeguata gestione del paziente critico sottoposto a intervento chirurgico.

L’obiettivo è dimostrare come l’anestesia locoregionale, che negli ultimi anni ha una valenza sempre maggiore, dia efficaci risultati nella riduzione del dolore post- operatorio e nell’insorgenza minore di complicanze, permettendo così una gestione più semplice del paziente sottoposto a intervento e riducendo inoltre i costi per il Servizio Sanitario Nazionale.

Per la realizzazione dello studio, sono stati progettati dei questionari ex novo con domande a risposta multipla e aperta, somministrati: ai pazienti, il cui scopo è dimostrare la riduzione del dolore con tecnica regionale, e ai professionisti sanitari, il cui scopo è far emergere le loro conoscenze in relazione a tale tema.

Il questionario cartaceo rivolto ai pazienti, contenente 14 domande (Allegato 2), è stato somministrato nel periodo compreso dal 1° Febbraio a 31 Luglio 2022 nella PACU (Unità di cure post-anestesiologiche) del Blocco operatorio di Anestesia delle Cliniche Universitarie, e ha riguardato la partecipazione di 101 pazienti. Questi sono stati suddivisi in due gruppi: il primo gruppo caratterizzato da coloro sottoposti esclusivamente ad anestesia generale, il secondo gruppo comprendente pazienti sottoposti ad anestesia locoregionale (esclusivamente locoregionale o in associazione ad anestesia generale e/o sedazione), con lo scopo di valutare l’impiego della stessa e i suoi vantaggi nella gestione del dolore postoperatorio.

Un altresì studio ha riguardato la collaborazione con professionisti sanitari, medici e infermieri, con l’intento di comprendere le loro conoscenze in relazione a tale tematica. Il questionario, organizzato in 14 quesiti (Allegato 1), realizzato tramite la piattaforma Google Forms, è stato trasmesso nel periodo compreso dall’8 Marzo al 15 Settembre 2022, e indaga su informazioni inerenti generalità degli stessi e conoscenze nel campo del dolore, della valutazione e la frequenza dell’applicazione dell’ALR (anestesia loco-regionale) nel reparto d’appartenenza. È stato distribuito a coloro che lavorano nelle diverse unità operative di Anestesia di Sassari, Cagliari e Nuoro, e ha riguardato la partecipazione di 64 professionisti.

Le informazioni che sono state raccolte tramite la divulgazione dei quesiti del format hanno riguardato sia caratteristiche generali dei partecipanti ma anche informazioni utili e dettagliate concernenti gli aspetti del dolore, la valutazione dello stesso e la conoscenza dell’anestesia locoregionale; ma, specialmente l’effettiva riduzione del dolore nei pazienti sottopostosi a taluna tecnica.

Salis Antonella

Allegato

Tesi: L’Anestesia Loco-regionale (ALR) nel trattamento del dolore: confronto tra pazienti sottoposti a intervento e importanza della gestione infermieristica

Redazione Nurse Times

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