Infermieri

Intervista alla dott.ssa Zerulo infermiera e coordinatrice regionale del SIDMI

La SOCIETA’ ITALIANA PER LA DIREZIONE E IL MANAGEMENT DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE (SIDMI) nasce il 16 aprile a Torino, dal rinnovamento del Comitato Infermieri Dirigenti (C.I.D.). Il suo presidente è il dott. Bruno cavaliere

Tina Zerulo

Buongiorno dottoressa Tina Zerulo si presenti ai lettori di NurseTimes

Buongiorno a te e a tutti i lettori e le lettrici, sono Tina Zerulo Infermiera e Segretaria della Commissione d’albo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia.
Sono appassionata di infermieristica e di evidence based nursing.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Da poco è stata eletta Coordinatrice regionale della Società Italiana per la Direzione e il Management Infermieristico (SIDMI) della Puglia. Di cosa si occupa nello specifico il SIDMI? Quanti sono gli iscritti e quali modalità per aderire?

SIDMI è la casa dei Dottori Magistrali in scienze infermieristiche ed ostetriche, dei DDSI DAI e IID, quindi è uno spazio in cui questo NOI cresce, lavora e si perfeziona. Tutto ciò deve passare per il processo di autodeterminazione della filiera, abbattendo le mura dell’autarchia.
Il gruppo SIDMI PUGLIA, nello specifico, è composto da grandi professionisti e gran belle persone. Insieme abbiamo deciso di accettare questa sfida cambiando l’epicentro in base alla situazione e quindi ridisegnando la soluzione.
Sono contenta di comunicarvi che questo è il primo anno in cui SIDMI ha sottoscritto il coordinamento in quasi tutte le regioni italiane, un traguardo che ci inorgoglisce tanto e soprattutto fa scaturire due ragionamenti.
Da una parte la necessità dei dirigenti delle professioni di far rete, e dall’altra l’intensificazione del valore delle azioni firmate SIDMI.
Per rispondere alla domanda sull’adesione la procedura è molto semplice e intuitiva con accesso alla sezione login del sito SIDMI. Il criterio di inclusione è il conseguimento in essere o in itinere della laurea magistrale in scienze infermieristiche ed ostetriche. In quanto coordinatrice regionale sono comunque a disposizione per ogni tipologia di dubbio in merito.

SIDMI. Quali sono le sue finalità e gli obiettivi a lungo termine?

SIDMI è una società scientifica apartitica e senza fini di lucro (inserita nell’elenco riconosciuto dal Ministero ai sensi della legge 27/2017), con specifica attenzione ai problemi di programmazione e di gestione dei servizi sanitari, alla valutazione della qualità delle cure, e alla formazione infermieristica. Quindi SIDMI intende aggregare tutti i professionisti infermieri interessati e coinvolti nelle tematiche della governance socio sanitaria. Questo è il nostro impegno quotidiano.
Come SIDMI abbiamo già prodotto position paper e quotidianamente svolgiamo la nostra attività di interlocuzione con le istituzioni, con una posizione privilegiata di partnership con gli Ordini delle Professioni Infermieristiche a livello locale e con la FNOPI a livello nazionale.
I nostri obietti a lungo termine si fondano su scelte cairologiche. Mi spiego meglio: siamo abituati alla narrazione consueta di ricerca di un salvatore che risolva i problemi complessi. Invece noi riteniamo che la soluzione risieda nella condivisione di un progetto, analizzando i bisogni che ne sono alla base. E i bisogni che stiamo accogliendo riguardano la formazione, la certificazione della qualità e del valore che i dirigenti delle professioni danno alle organizzazioni sanitarie. E su questi temi abbiamo grandi progetti attraverso la rete regionale SIDMI come benchmark.

La ricerca Infermieristica è evidentemente un punto di forza su cui protendere, com’è la situazione in Italia, e in Puglia?

Dici bene, la ricerca infermieristica è un punto di forza. Mi piace ricordare che la ricerca infermieristica era la sfida di ieri ed è la necessità di oggi, in quanto strada inevitabile ed irrinunciabile per completare l’evoluzione della professione infermieristica in Italia. Come in tutti i Paesi occidentali, anche in Italia, i primi passi della ricerca sono stati fatti in ambito universitario. Questo è un elemento da non sottovalutare. Tante e complesse sono state le discussioni in merito allo sproporzionato rapporto tra studenti in infermieristica e docenti abilitati al SSD MED 45 (a oggi il rapporto docente/studenti è circa di 1:1.350 mentre ad esempio il rapporto fra studenti e docenti dei corsi di laurea in Odontoiatria diventa 1:6). In Puglia la situazione non è diversa rispetto al quadro nazionale. Siamo al contempo fortunati, in quanto il gruppo SIDMI PUGLIA vanta tra i soci infermieri-docenti nel SSD MED 45 e PhD. Questo spiega come la ricerca rientri a pieno titolo tra i nostri topic di interesse. È noto che in quest’ambito ancora molto c’è da fare, ma la professione non è ferma di fronte a questo problema.

Il sistema sanitario pugliese ha bisogno di più Infermieri dirigenti. Secondo precise norme di legge (L.R. n. 26/2006, L.R. n. 25/2006) i Direttori Generali hanno l’obbligo di istituire il servizio Infermieristico. Qual’è la situazione pugliese?

La L.R. n. 26/2006, L.R. n. 25/2006 sono figlie della legge 251/2000, che ha istituito la dirigenza delle professioni sanitarie. Purtroppo però questa legge non ha ricevuto un’adeguata “manutenzione” in termini di aggiornamento normativo, regolamentare e contrattuale nel corso degli ultimi 23 anni (tanto a livello locale che nazionale). Questo ha portato ad una serie di provvedimenti sporadici e ad una mancanza di continuità nella gestione del settore.
È ora necessario uscire dalla fase di “prove tecniche” e passare alla fase di “messa a regime”.
In risposta alla tua domanda: “Qual è la situazione pugliese?” la risposta è abbastanza nebulosa, e SIDMI si è posta l’obiettivo di fare chiarezza su questa situazione, partendo dalla mappatura della dirigenza infermieristica del territorio pugliese, per indagare le aree di eterogeneità che si sono sviluppate nella lunga Puglia e che probabilmente hanno contribuito alla perdita di intensità dell’azione del management infermieristico.

Come SIDMI infatti riteniamo che sia strategico avere una comprensione completa e dettagliata della situazione attuale per poter individuare le aree di miglioramento. L’indagine in corso si focalizza sia sulla valutazione degli aspetti normativi e regolamentari, sia su quelli legati all’opportunità di avere un livello manageriale e di governo delle risorse assistenziali nei sistemi sanitari complessi.
La dirigenza infermieristica svolge un ruolo fondamentale nell’organizzazione dei servizi sanitari e nell’offerta di un’assistenza di qualità ai pazienti. Per questo motivo, riteniamo che sia essenziale investire nella gestione e nel potenziamento di questa figura professionale. I Dipartimenti delle Professioni Sanitarie non possono più essere rappresentati da isolate sperimentazioni lasciate al caso o alla valutazione dei singoli. Essi devono essere istituiti in tutta Italia e in tutta Italia devono potere garantire al cittadino ed ai professionisti una solida struttura organizzativa.

Quali strategie il SIDMI mette in campo per invitare i decisori politici alla copertura dei posti vacanti?

La dirigenza infermieristica e delle aree socio-sanitarie sta cambiando profondamente nel nostro Paese e nel futuro ci troveremo a confrontarci con uno scenario manageriale e di leadership innovativo e fuori dagli schemi consoni.
Come SIDMI siamo certi che il dialogo con le istituzioni, la partnership con enti sussidiari e l’università ci permetterà di siglare intese importanti. Prima però bisogna mettere nero su bianco il valore che i dirigenti delle professioni hanno prodotto. Perché molto spesso si commette l’errore di guardare il presente con l’immediatezza dell’oggi. Ma a volte è utile soffermarsi ad osservare i traguardi raggiunti posizionandosi sul punto di partenza della staffetta. In quel caso si potrà meglio capire i chilometri percorsi. Il documento sulle raccomandazioni per la determinazione dello staff per l’assistenza infermieristica, prodotto da SIDMI (che vi invito a visionare sul nostro sito), è un esempio pratico del metodo che SIDMI segue nella determinazione del valore della nostra professione. Si tratta di Linee di indirizzo che sostengano i dirigenti su quello che deve essere il concetto di direzione delle professioni sanitarie, linee che siano di sostegno ai dirigenti con la Direzione Generale, per negoziare ruoli a volte difficili da sostenere.

Assumere il ruolo di dirigente Infermieristico di un’azienda Sanitaria è non solo importante ma anche molto impegnativo. Qual è il messaggio che vuole rivolgere agli Infermieri che si apprestano ad intraprendere questa professione?

La precarietà o l’assenza di una riconosciuta leadership ha obbligato i nostri colleghi all’improvvisazione (che sappiamo bene si paga a caro prezzo). SIDMI sta pensando ai professionisti del futuro anche mediante selezioni che privilegino le competenze, che rispettino l’evoluzione e la specificità dei percorsi e che riconoscano competenze e abilità. Siamo passati quindi dalla fase del “chi siamo” in cui abbiamo affermato la nostra identità, a quella del “cosa conta per noi”, ovvero gli outcome che produciamo e intendiamo misurare.
Hai detto bene, non è solo importante ma è anche molto impegnativo. E a questo mi allaccio per l’augurio finale: come SIDMI non ci auguriamo che questo processo sia facile, ma ci auguriamo di uscire piú forti, sia come categoria professionale che come sistema sanitario tutto.

Giuseppe Papagni

Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram –   https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram –   https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook –   https://www.facebook.com/NurseTimes. NT
Twitter –   https://twitter.com/NurseTimes

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

Leave a Comment
Share
Published by
Giuseppe Papagni

Recent Posts

Associazione Nazionale Docenti Universitari: “Il numero chiuso rimane e peggiora. Un massacro formativo ed economico”

L’Associazione Nazionale Docenti Universitari (ANDU) critica fortemente il testo base adottato dalla Commissione del Senato…

26/04/2024

Miopia, tra gli under 14 sta diventando un’epidemia

In oftalmologia sta prendendo sempre più piede tra gli under 14 il problema della miopia.…

26/04/2024

Malaria: tutto quello che c’è da sapere sul vaccino

La malaria è una malattia pericolosa per la vita, causata da parassiti che vengono trasmessi alle persone…

26/04/2024

Ospedale “Di Venere” Bari, la nuova moda: aggredire infermieri per accelerare le dimissioni

Infermieri aggrediti nel Pronto Soccorso: Asl Bari condanna l'atto e promette azioni legali Nel Pronto…

26/04/2024

Puglia, telecamere nelle strutture per anziani e disabili: Corte Costituzionale sancisce obbligo per prevenire abusi

Dopo l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio regionale della Puglia, avvenuta nel maggio del 2023,…

26/04/2024

Implementazione e impatto del Fast-track in un Pronto Soccorso: studio pre-post

Carlo Alboreo, 2. Roberta Di Matteo, 3. Gianluigi Piazzolla, 3. Lucia Di Nardo, 4. Giuseppe…

26/04/2024