Prima l’incontro col prefetto di Como, Andrea Polichetti, poi il presidio fuori dalla Prefettura. Gli infermieri iscritti al sindacato Nursing Up hanno manifestato ieri contro le condizioni di lavoro precarie, i turni massacranti, le aggressioni subite.
E naturalmente contro le remunerazioni basse, con tanto di lettera contenente la richiesta al Governo – al quale la invierà il prefetto – di essere ascoltati sul serio e subito. E ancora la richiesta della cosidetta indennità di confine, finalizzata a frenare l’esodo di infermieri verso la Svizzera, dove gli stipendi sono molto più alti.
Intervistata da CiaoComo, il segretario di Nursing Up Lombardia, Monica Trombetta, ha spiegato le ragioni della protesta: “Lavoriamo in condizioni pessime. Innanzitutto abbiamo un rapporto infermieri-pazienti di 1 a 12 e poi percepiamo uno degli stipendi più bassi d’Europa per la categoria. Si pensi che in Svizzera si parte da almeno 3.500 euro. Ci cercano in tutta Europa, ma in Italia siamo sottopagati e non considerati”.
Altra richiesta: “Una detassazione delle scuole universitarie. Uno dei motivi per cui nessuno vuol fare più l’infermiere, infatti, è il costo elevato del percorso di studi”.
Redazione Nurse Times
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