Infermieri del 118 si rifiutano di guidare l’automedica: la posizione del SIIET

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Comitato Direttivo Nazionale SIIET sulla questione della guida di automediche da parte degli infermieri.

Gentile Direttore di NurseTimes,
Riguardo all’ormai noto problema della guida dell’automedica da parte degli infermieri, che sta portando a dure prese di posizione da parte dei colleghi dell’area nord ovest della Toscana, e non solo, ci preme:

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  • Esprimere vicinanza alla collega che ha subito una condanna per un evento incidentale occorso durante lo svolgimento di un servizio d’Istituto. Tale condanna impatta ed impatterà, purtroppo, in maniera pesante sul privato della collega in questione, cosa che in situazioni analoghe non dovrebbe mai accadere.
  • Esprimere vicinanza ai colleghi toscani che si trovano ad operare in modelli organizzativi, con le evidenti ricadute che essi possono avere, che non hanno tenuto conto e saputo adattarsi alle evoluzioni normative occorse nel tempo, non ultima quella sul c.d. “omicidio stradale”, attraverso modifiche anche sostanziali degli stessi nell’ottica di una messa in sicurezza degli operatori.

SIIET non è chiamata ad esprimersi sulla liceità, da un punto di vista professionale, dell’affidamento di una mansione particolare come la guida di un mezzo di soccorso al personale infermieristico o sanitario in genere.
Tali posizioni, che a nostro parere dovrebbero però essere meglio vagliate e discusse tenendo conto di molte variabili che al momento paiono non essere prese in considerazione, sono comunque già state autorevolmente espresse da FNOPI e da alcuni Ordini Provinciali.

Riteniamo che quanto accade, che sta vedendo un risveglio a nostro avviso tardivo di quasi tutti gli attori coinvolti, sia frutto di una troppo lunga non curanza rispetto al problema, che per gli operatori è noto da tempo, così come dalla presenza di modelli organizzativi troppo difformi gli uni dagli altri anche tra provincie della stessa regione. Tali difformità rendono complesso decidere con cognizione e coerenza quale modello sia il migliore da perseguire.

Crediamo che non sia più discutibile il fatto che la guida dei mezzi di soccorso debba essere preferibilmente affidata a professionisti, adeguatamente formati per la mansione specifica, sottoposti a controlli periodici adeguati, psico attitudinali e fisici, e a tutte le normative sulla sicurezza sul lavoro. Importante anche mettere rapidamente in sicurezza, da un punto di vista normativo, formativo ed assicurativo quegli infermieri che, al momento, si trovano a garantire il servizio nonostante la confusione presente e la scarsissima tutela a loro fornita.

Auspichiamo nell’apertura di un confronto costruttivo tra tutte le parti, confronto che vada oltre rispetto al semplice stabilire “chi non deve fare cosa” ma che veda, finalmente, il coraggio di mettere mano a modelli in certi casi vetusti, non in linea con quanto prescritto dalle Norme e, come in questo caso, fonte di rischio per gli operatori.

Il Comitato Direttivo Nazionale SIIET

Cristiana Toscano

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