Normative

Infermieri costretti a svolgere compiti di ausiliari e Oss: Tribunale di Cagliari condanna azienda sanitaria. E’ demansionamento

Nella sentenza il Giudice ha ritenuto sussistente il danno all’immagine professionale. Gli infermieri costretti a svolgere le prestazioni di ausiliari e Oss. Polemico il presidente Aadi, Mauro Di Fresco: “Gli avvocati si riempiono la bocca, ma quella contro il demansionamento è una mia battaglia da trent’anni”

CAGLIARI – L’azienda sanitaria dovrà risarcire gli infermieri per i danni subiti dal cosiddetto demansionamento. Può apparire fin troppo semplificativa, ma di fatto è il cuore della sentenza n. 1129/2017 emessa dal Tribunale di Cagliari con la quale l’azienda sanitaria viene condanna al risarcimento dei danni subiti dagli infermieri perché “costretti a svolgere le prestazioni del personale cosiddetto di supporto (ausiliari e Oss), del tutto insufficiente a garantire l’adempimento delle attività alberghiere e iginico/sanitarie”.

Come spiega l’avvocato Giacomo Doglio, “nella circostanza il Giudice ha ritenuto sussistente il danno all’immagine professionale e alla dignità personale dei lavoratori, connesso eziologicamente al comportamento illecito della parte datoriale. I danni, parametrati alla retribuzione nella mensile di ciascuno, sono stati quantificati tenendo conto del diverso periodo di permanenza nella struttura”.

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Sulla vicenda c’è da registrare anche l’intervento del presidente dell’Aadi, Mauro Di Fresco

, vero e proprio precursore della battaglia contro il demansionamento professionale se già nel 1994 sosteneva “che non competeva all’infermiere professionale rispondere ai campanelli, effettuare le cure igieniche, utilizzare padelle e pappagalli e riassettare il letto”.

Una battaglia, ricorda Di Fresco, condotta quasi in solitudine che gli è costata, vent’anni fa il posto di lavoro e che, oggi, viene cavalcata dagli avvocati come nel caso della sentenza del Tribunale di Cagliari.

L’Aadi non si ferma a quattro spiccioli che qualcuno, usando logiche giuridiche frutto di 20 anni di studio del praticante, oggi sfrutta per farsi grande e convincere che è tutta farina del proprio sacco” sottolinea in maniera polemica Di Fresco. “L’Aadi vuole di più, non si accontenta di spiccioli né che la questione rimanga confinata in Sardegna; per questo motivo ha radicato due cause da 200mila euro l’una che dovranno realmente (e non per finta) affrancare l’infermiere dallo sfruttamento ausiliario”.

Salvatore Petrarolo

Foto: web

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