“Ormai è un fenomeno diffuso in tutta la regione. Non si può più rinviare la soluzione a questa emergenza di violenza, che sta destabilizzando tutta la sanità siciliana”. È quanto afferma Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, dopo l’aggressione di venerdì, l’ennesima dallo scorso mese, subita da infermieri all’ospedale di Taormina.
“La Fsi-Usae – prosegue Coniglio – esprime solidarietà a tutto il personale medico, infermieristico, sociosanitario e ausiliario oggetto delle ennesime, multiple aggressioni al pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, rassicurando che non saranno lasciati soli. È necessario mettere fine a questa criminalità. Non sono bastate le nostre denunce a prefetture e questure, le interrogazioni parlamentari presentate, le rassicurazioni, la solidarietà e le varie promesse ricevute”
.E ancora: “La Fsi-Usae denuncia il grave pericolo al quale sono esposti i sanitari del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Taormina, oggetto di intimidazioni, aggressioni fisiche e verbali. Rimaniamo in attesa anche di un riscontro urgente da parte del direttore generale, che è il primo responsabile della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti, prima che possa accadere il peggio”.
Redazione Nurse Times
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