Il dott. Roberto Buonincontro, laureatosi presso l’Università “La Sapienza” di Roma presenta il suo lavoro di tesi dal titolo “Infermiere e Paziente LGBT: come la discriminazione influenzi l’accessibilità alle cure”
Background
Il rispetto dei diritti delle persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, rappresenta uno dei principali criteri per il rispetto dei diritti dell’uomo in generale, mentre le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) continuano a subire discriminazioni ed esclusione riguardo ad ogni aspetto della vita, con un’allarmante regolarità del perpetrarsi di episodi di violenza omofobica e di abusi.
Obiettivo
Questo elaborato vuole sottolineare l’importanza del ruolo infermieristico per il superamento di tale fenomeno attraverso la valutazione del vissuto dei sanitari in relazione all’assistenza prestata a persone LGBT, al fine di evidenziare potenziali eventi discriminanti.
Materiali e metodi
A tale scopo è stata effettuata una revisione della letteratura seguita da uno studio osservazionale di tipo cross-section su di un campione di convenienza di 318 operatori scelto tra gli operatori sanitari dell’Ospedale di Careggi, attraverso la somministrazione di un questionario autocostruito.
I risultati sono stati estratti e valutati attraverso indicatori statistici.
Risultati
I risultati ottenuti dall’indagine non sono stati incoraggianti; più del 50% dei pazienti transgender non si rivolge al medico, e non di meno ad un infermiere, peggiorando le proprie condizioni di salute, sia fisica che psichica.
Dall’analisi dei dati raccolti sul campione, attraverso la somministrazione del questionario, sono emersi diversi aspetti. Infatti, nonostante la maggioranza non abbia dimostrato un pensiero discriminatorio, si evidenzia comunque l’esistenza di un atteggiamento mai completamente aperto, legato in parte all’età ed alla scolarità del campione.
Conclusioni
Le conclusioni emerse mostrano che, per quanto organizzazioni ed associazioni stiano facendo molto per tutelare le persone LGBT, mettendo a loro disposizione visite mediche e infermieri in forma gratuita, c’è ancora tanto da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica ed il mondo sanitario.
Accettare le diversità dell’altro è da considerarsi elemento di arricchimento e data l’evoluzione della società, sempre più avviata verso la globalizzazione, ridurre il pregiudizio e le varie forme di discriminazione è obiettivo importante ed imprescindibile verso il cui raggiungimento l’infermiere, vedi l’articolo 3 del nuovo codice deontologico, è risorsa principale.
Roberto Buonincontro
Allegato
Tesi “Infermiere e Paziente LGBT: come la discriminazione influenzi l’accessibilità alle cure”
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