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Guarito il “paziente 1” contagiato da Covid 19 nella Bat. “Adesso raccolgo fondi per gli ospedali pugliesi e gli ‘angeli senza volto’ che lavorano in corsia”

TRANI – La sua battaglia contro il covid 19 l’ha vinta dopo 22 giorni di ricovero nell’Unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale di Bisceglie. Carlo Crescente, 47enne commerciante di Trani, è, suo malgrado, il “paziente 1” contagiato da coronavirus nella provincia di Barletta, Andria e Trani e, adesso, che è completamente guarito non esita a definirsi “la persona che ha toccato il cielo con un dito e felicissima di essere tornato a casa e di restarci”.

Crescente ha raccontato la sua storia di contagiato da covid 19 nell’approfondimento giornalistico “Il fatto del giorno” dell’emittente regionale pugliese Teleregione, in diretta skype da casa sua (GUARDA QUI https://www.teleregionecolor.com/2020/03/25/covid-19-in-diretta-alle-18-00-chi-ha-sconfitto-il-virus/).

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In ospedale ci è arrivato il 2 marzo scorso dopo che da una settimana aveva febbre alta: “Ero in uno stato di stordimento totale e non dormivo la notte, così avevo deciso che sarei andato in ospedale”. In quello di Bisceglie, unico nella provincia Bat destinato a pazienti Covid 19, lo hanno accolto con tutte le precauzioni del caso, isolato nella stanza del triage e sottoposto al tampone: “Quando è arrivato l’esito – racconta – sono diventato il paziente 1”. Lo aveva sospettato lui stesso di essere stato contagiato dal coronavirus, un po’ perché la febbre era persistente, un po’ per quei giorni di lavoro trascorsi tra Milano, Venezia e Verona alla fine di febbraio quando ha partecipato ad una fiera. “Ma nessuno può associare quella situazione al contagio, perché questo virus è un fantasma

”.

Dal 2 marzo ha cominciato il suo lungo percorso di terapia per arrivare alla completa guarigione, assistito e curato da quelli che lui definisce “gli angeli senza volto” dell’ospedale biscegliese: infermieri, medici e personale sanitario che gli hanno trasmesso tanta umanità ma ai quali ha cercato di infondere il coraggio in questo momento di emergenza. “Fanno un lavoro pazzesco” racconta Carlo che con suo fratello ha avviato una raccolta fondi, sulla piattaforma “gofundme” per raccogliere risorse con le quali sostenere gli ospedali pugliesi.

Vogliamo donare dispositivi di protezione individuale, mascherine e ventilatori per tutto il personale sanitario che oggi è in prima linea. Abbiamo il dovere e l’obbligo morale di aiutarli, perché loro fanno questo lavoro senza chiedere nulla”.

Salvatore Petrarolo

Salvatore Petrarolo

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Salvatore Petrarolo

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