Le parole del giornalista professionista Antonello Troya hanno lasciato sconcertati moltissimi professionisti della salute impegnati quotidianamente nell’emergenza coronavirus.
Gli estenuanti sforzi proferiti da infermieri, medici, operatori sociosanitari e altri sanitari sono stati minimizzati e infangati dalle parole apparse in questi giorni sui social network dal freelance.
«Ma sta cazzata che leggo:”voi state a casa noi non possiamo… siamo qui per voi” ecc… devo leggerla ancora per molto?? Non lo fate per noi, lo fate perché è il vostro lavoro e quindi siete pagati.”
E ancora: “I NUOVI MOSTRI. Alcuni pensano di essere eroi solo perché cambiamo qualche pannolone, fanno qualche prelievo o aggiustano i letti.
E poi: “Caspita, vivo in un paese di eroi e non me n’ero accorto… Una volta eravamo santi, poeti e navigatori.
Appare evidente come non vi sia particolare spazio alle interpretazioni delle baggianate scritte da questo signore. Ci auguriamo che la Federazione Nazionale delle Professioni Infermieristiche e l’Ordine dei giornalisti al quale il signore dichiara di essere iscritto vogliano prendere provvedimenti esemplari nei suoi confronti, perché delle semplici scuse non sono davvero più sufficienti.
La carenza di stecche costringe i medici del Barone Romeo di Patti a soluzioni di…
Il Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) ha pubblicato il Decreto Ministeriale 1119 del 1…
Gallipoli, 2 agosto 2024 - Nuovo malore per Fedez, il famoso rapper italiano, che è…
In scena all'Olimpiade di Parigi le gare femminili di triathlon nella Senna, mentre per il…
Sono lieta di presentare questa speciale edizione de “Le professioni sanitarie: l'evoluzione attraverso scelte etiche…
Nell’ambito dell’accesso alle cure sanitarie la salute materno-infantile risulta essere una delle aree più critiche…
Leave a Comment