Grillo: “Le norme sui ‘farmaci orfani’ tutelano i pazienti”

‘Il governo toglie 200 milioni di euro l’anno ai farmaci orfani per darli a Big Pharma’. FALSO, OVVIAMENTE.

Il ministro della salute ha provato a fare chiarezza su questa categoria di medicinali con un post su Facebook.

L’immagine allegata al post su Facebook del ministro Grillo.

Le nuove norme che regolano i “farmaci orfani” non hanno alcun intento punitivo nei confronti dell’industria, ma mettono al primo posto i diritti dei pazienti. A sostenerlo è il ministro della Salute, Giulia Grillo, che prova a fare chiarezza sul sistema introdotto dalla legge di Bilancio su questa particolare categoria di medicinali. Ci prova con un post su Facebook, che riportiamo di seguito.

“Continua la campagna di disinformazione contro di me e contro il Movimento 5 Stelle. Ieri ho letto: ‘Il governo toglie 200 milioni di euro l’anno ai farmaci orfani per darli a Big Pharma’. FALSO, OVVIAMENTE. E ora vi spiego perché.

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I farmaci orfani (regolamento UE 141/2000) sono medicinali utilizzati per la diagnosi, la prevenzione e il trattamento delle malattie rare. Questi farmaci pur rispondendo alle esigenze di cura di una malattia, sono destinati al trattamento di pochi pazienti, e quindi spesso sono richiesti investimenti in ricerca e sviluppo che potrebbero non essere sempre remunerativi per il produttore.

La legge di bilancio 2019 ha introdotto importanti novità nel settore farmaceutico, portando un meccanismo di EQUITÀ che prima, nella norma che regola i tetti di spesa sulla farmaceutica, non c’era. Il ripiano (cosiddetto payback) in caso di sforamento dei tetti di spesa programmati avverrà in base alla propria quota di fatturato e non attraverso metodi astrusi che hanno portato nel tempo a oltre 350 ricorsi e a un mancato incasso per le regioni di oltre 2,5 miliardi di euro solo per il periodo 2013-2017.

È stata introdotta una franchigia per TUTTE le aziende (principio di progressività) e dunque i primi 3 milioni di euro di fatturato non partecipano al meccanismo di ripiano. Un vantaggio che agevolerà moltissime PMI del settore che rappresentano oltre il 90% del nostro sistema economico. Questo significherà maggiori opportunità di investimento in ricerca e sviluppo per molte più aziende rispetto a prima con ricadute positive per tutto il settore. Insomma, applicando il principio di progressività, CHI PIÙ FATTURA PIÙ PAGA, non faccio nessun ‘regalo a big pharma’ come ha scritto qualcuno in modo FUORVIANTE E SCORRETTO, ma si applicherà un sistema decisamente più equo che in passato.

Vale la pena di ricordare che la nuova norma prevede l’esclusione dal ripiano per i fatturati dei farmaci orfani compresi nella lista dell’Agenzia Europa del Farmaco (EMA). Un’agevolazione ulteriore rispetto a quelle già previste dal regolamento europeo.

Questo per dire che chi racconta inesattezze su queste nuove regole, in realtà non lo fa a beneficio dei pazienti, ma lo fa per i super big del Pharma, quelli con i più grossi fatturati. È di ieri, per fare un esempio, la notizia che una delle più grandi aziende detentrice di brevetti di medicinali orfani (tra i quali un solo farmaco orfano che ha fatturato nel 2017 ben 193 milioni di euro) è stata acquisita per 74 miliardi di euro. Dunque nel nuovo sistema non c’è alcun intento punitivo per l’industria (ci mancherebbe!!!), ma un più giusto sistema di monitoraggi e pagamenti. Nessun diritto o agevolazione per i malati rari è stata toccata. I pazienti vengono prima di tutto”.

Redazione Nurse Times

 

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