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I “Furbetti del Cartellino”, come denunciarli?

Le telecamere dei NAS hanno ripreso interminabili code di dipendenti difronte alle macchinette timbratrici già alle ore 8 del mattino.

Le telecamere dei NAS hanno ripreso interminabili code di dipendenti difronte alle macchinette timbratrici già alle ore 8 del mattino.

Una lunga fila di Medici, Infermieri e altri professionisti attendono con ansia di poter strisciare il proprio badge e quello dei colleghi che non sono presenti a lavoro.

I più virtuosi arrivano a maneggiare fino a 20 badge, tra l’indifferenza dei presenti. Venerdì sono state arrestate 55 persone, tutte (tranne 5) destinate alla detenzione domiciliare con obbligo di lasciare l’abitazione per recarsi al lavoro.

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Poche ore dopo i numerosi arresti all’ospedale di Loreto Mare tutti non fanno alto che parlare di questo argomento.

Essendoci il weekend di mezzo molti uffici restano chiusi ed il personale nei reparti è notevolmente ridotto ma parenti, pazienti e operatori non fanno altro che parlare di questo.

Medici e Infermieri assenteisti che si facevano timbrare il cartellino e che si facevano coprire da colleghi omertosi per andare a giocare a tennis, a fare shopping o a lavorare come chef in nero presso un ristorante.

Ed ecco riapparire in un altro ospedale Italiano il fenomeno dell’Omertà.

Ricordiamo che tutti siamo chiamati ad osservare la legge che ci obbliga a denunciare fatti corruttivi nel momento in cui vi si viene a conoscenza….quindi evitiamo di far finta di non vedere, DENUNCIAMO!

Si ha la netta impressione che a Loreto “Tutti sapevano ma tutti si facevano i fatti loro”

I pazienti raccontano di aver atteso quaranta giorni per una radiografia e una donna sostiene di essere andata inutilmente in ambulatorio per due volte e, pur avendo appuntamento, sarebbe stata rimandata indietroper l’assenza di quelli che dovevano farmi la radiografia. Adesso capisco da che cosa dipendevano quelle assenze”.

In un’altra testimonianza, un paziente ha dichiarato di aver atteso quaranta giorni per una visita ambulatoriale:

Come è possibile che i colleghi non sapessero niente? Sapevano ma stavano zitti, questa è la verità”.

Ma qualcuno fortunatamente ha avuto il coraggio e, grazie ad un esposto anonimo alle forze dell’ordine, il marcio è venuto a galla.

“Non so chi ha fatto quella denuncia ma non so nemmeno perché l’ha fatta”, commenta un infermiere davanti al Pronto soccorso facendo capire che in ospedale ci siano mille guerre interne.

“A qualcuno sono andate le scarpe strette e ha denunciato. Ma se non ci ha messo la faccia vuol dire che aveva qualcosa da nascondere pure lui. Comunque almeno si è cominciato a fare pulizia. Poi staremo a vedere se finisce qui o verranno fuori altre cose. Tanto il problema è degli imbroglioni, non di chi lavora”.

Ma il problema è anche di chi lavora onestamente e che ha dovuto lavorare pure per gli altri.

Di conseguenza, chi si trovava in permesso o avesse chiesto precedentemente di andarci si è visto bloccare tutto: la direzione ha dovuto richiamare in servizio anche gli assenti giustificati.

NurseTimes si impegna a diffondere la cultura della TRASPARENZA e dell’ANTICORRUZIONE, invita tutti i dipendenti pubblici a SEGNALARE al proprio ufficio preposto ogni  situazione di illecito di cui siete venuti a conoscenza.

Simone Gussoni

Allegato

MODELLO PER LA SEGNALAZIONE DI CONDOTTE ILLECITE (modello whistleblower)

 

Fonti: Corriere della Sera

 

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Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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Dott. Simone Gussoni

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