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Fuga degli infermieri italiani in Svizzera: meno ore di lavoro, più stipendio

La storia di Annalisa Deregibus, un’infermiera italiana di 33 anni, offre, ancora una volta, uno sguardo sulle differenze condizioni economiche nel settore sanitario tra Italia e Svizzera

Annalisa, laureata in Italia, ha fatto una scelta coraggiosa nel 2015: trasferirsi in Svizzera per lavorare come infermiera, trovandosi ora a fare la pendolare tra il suo domicilio nel Vco e la sua occupazione oltre confine. La sua decisione è stata motivata da diversi fattori, tra cui le condizioni di lavoro e la situazione economica.

“In Italia stare al pronto soccorso stava diventando pericoloso”, afferma Annalisa. La carenza di personale e i turni massacranti hanno reso il lavoro stressante, spingendola a cercare alternative oltre confine. La sua scelta di trasferirsi in Svizzera ha portato a notevoli miglioramenti nella sua qualità di vita professionale ed economica.

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In Italia, Annalisa guadagnava 1800 euro netti con reperibilità notturna, mentre in Svizzera lavora solo il 50% delle ore, circa 20 a settimana, ma porta a casa 2300 euro.

La sua esperienza mette in luce non solo la differenza nei compensi, ma anche il cambiamento nella percezione del lavoro. “Lavoro nel servizio domiciliare privato, non è paragonabile rispetto a quanto era massacrante il pronto soccorso”, sottolinea.

La decisione di lasciare l’Italia non è stata solo basata sull’aspetto economico. Annalisa ha evidenziato anche il rischio reale che i colleghi in Italia affrontavano a causa della mancanza di personale. “Non eravamo abbastanza per coprire i turni, che erano quindi massacranti”, racconta. L’assenza di opportunità di crescita professionale ha ulteriormente motivato la sua scelta di cercare fortuna altrove.

Pur riconoscendo la formazione ricevuta in Italia e ringraziando per l’esperienza accumulata, Annalisa sottolinea che ora vive “un’altra vita”.

Il suo part-time in Svizzera le permette di guadagnare fino a 3000 euro, dimostrando che, nonostante le sfide del settore sanitario, ci sono realtà all’estero in grado di offrire opportunità più vantaggiose.

In questa giornata che ha visto infermieri e medici scendere in piazza, la storia di Annalisa Deregibus offre spunti per riflettere sulle condizioni di lavoro e sui risibili stipendi di infermieri e del personale sanitario.

Redazione Nurse Times

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