Infermieri

FNOPI su Legge Bilancio 2021: bene l’accantonamento degli emendamenti che avrebbero negato l’indennità di specificità infermieristica.

Ora mantenere la barra dritta

La Commissione Bilancio della Camera ha accantonato gli emendamenti “beffa” per gli infermieri che se approvati nella legge di Bilancio 2021 non avrebbero riconosciuto il valore della professionalità e dei sacrifici degli infermieri.

Emendamenti che nell’impostazione snaturano il senso dell’indennità di specificità infermieristica, che vuol dire prima di tutto riconoscere agli infermieri la professionalità dimostrata e che stanno dimostrando h24 nella pandemia e nell’assistenza continua ai pazienti non Covid; per ridurla a una questione economica, utilizzando come bancomat le cifre stanziate e riducendo tutto a pochi spiccioli per ciascuno; nel nome di una generalizzazione non più meritocratica, ma semplicemente alla ricerca di consensi.

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La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche ha lanciato in questo senso un appello a Governo e Parlamento perché non si andasse nella direzione opposta a quella delineata dallo stesso Governo con il varo della Legge di Bilancio; e guardando all’accantonamento di queste ore degli emendamenti beffa ci auguriamo sia stato colto.

Il riconoscimento della professionalità dimostrata dagli infermieri durante la pandemia – ma non solo – e del loro sacrificio per difendere la salute dei cittadini verso i quali presto saranno chiamati anche a essere la spina dorsale della campagna di vaccinazione anti-Covid, nel caso in cui fosse mantenuta questa linea potrà essere preservato.

Va bene il riconoscimento a tutte le professioni di un premio sottoforma di incrementi contrattuali in linea con il resto d’Europa; ma senza toccare l’indennità di specificità infermieristica nella sua declinazione iniziale prevista nella legge di Bilancio che ha tutt’altro significato.

L’indennità di specificità infermieristica come scritta nella legge dal Governo valorizza di più e premia chi finora è stato messo invece in secondo piano nonostante gli oltre 33mila contagi e 65 decessi sul lavoro che aumentano purtroppo ogni giorno che gli infermieri contano fino a oggi tra i colleghi. Numeri, questi si, che purtroppo li caratterizzano e li distinguono.

Ora si faccia l’ultimo miglio, mantenendo la barra dritta sull’impostazione iniziale dell’art.74 della Legge di bilancio.

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