Infermieri

FIALS: velocizzare l’iter legislativo per l’istituzione dell’infermiere di famiglia

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato Fials.

Un deciso SI della FIALS all’istituzione dell’infermiere di famiglia e
all’approvazione del provvedimento legislativo, per il suo centrale e strategico ruolo, non potrebbe che avvenire in questa legislatura, se non in quest’anno, per permettere l’attuazione estensiva di quanto previsto nel decreto Rilancio in materia di assunzione e ruolo dell’infermiere di famiglia/comunità.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI



Così esordisce Giuseppe Carbone, Segretario Generale FIALS, nel proprio
documento propositivo alla Commissione Sanità del Senato per quanto riguarda i Disegni di Legge 1346 e 1751 sull’istituzione dell’infermiere di famiglia.


Innanzitutto è ovvio e pleonastico che l’infermiere di famiglia/comunità, afferma Carbone, non sia una nuova figura professionale da istituire con le procedure previste dalla legge 43/06 come modificate dalla legge 3/18, bensì la prima attuazione rilevante e finanziata dell’infermiere con competenze avanzate e specialistiche, obiettivo di crescita professionale per le professioni infermieristiche per decenni perseguito con tenacia da questo sindacato, visti gli ostacoli, perlopiù pretestuosi frapposti, e che solo nel recente CCNL del personale del SSN, ripreso anche dal vigente Patto per la Salute, ha avuto la prima previsione di attuazione normativa ed economica e di questo storico risultato.


Ne consegue che l’istituzione dell’infermiere di famiglia/comunità non può che essere un incarico professionale, o meglio di alta professionalità, che permette al professionista infermiere di svolgere ulteriori funzioni più complesse e specialistiche rispetto a quelle già previste e retribuito con la prevista indennità di infermiere esperto o specialista.


Quindi si tratta di un’implementazione valorizzata di ulteriori e più complesse e specialistiche competenze che vanno oltre a quelle di base previste dal suo profilo professionale per l’infermiere al quale sia stato attribuito l’incarico professionale di famiglia/comunità.


Nel documento propositivo alla Commissione Sanità, Carbone conclude, che si ritiene più esaustiva ed adeguata la formulazione contenuta nel ddl 1751 che affida all’infermiere di famiglia compiti sulla gestione dei processi infermieristici in ambito comunitario e familiare e agisce in stretta collaborazione con il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta e gli altri componenti della rete dei servizi sanitari, secondo strategie integrate.

La Redazione Nurse Times

Elena Barile

Leave a Comment
Share
Published by
Elena Barile

Recent Posts

Asst Bergamo Est: concorso per 10 posti da infermiere

L'Asst Bergamo Est ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato alla copertura…

16/05/2024

Asl Bat: manifestazione d’interesse per infermieri in sostituzione di personale assente

L'Asl Bat (Barletta-Andria-Trani) ha indetto una manifestazione d'interesse per il conferimento di incarichi di lavoro…

16/05/2024

Calabria, la denuncia Smi: “C’era una volta il 118…”

"C'era una volta. Tutte le favole per bambini iniziano così, per poi descrivere un mondo…

16/05/2024

Concorso per oss in Trentino, Fenalt: “Rischio di fuga dalle Rsa”

"Apss ha bandito un concorso a tempo indeterminato per operatori socio-sanitari (oss). Sono ammessi alle…

16/05/2024

Fp Cgil FVG: “Calo di medici e infermieri è segno che manca programmazione”

"Il calo del personale medico e infermieristico è il segno tangibile di una cronica carenza…

16/05/2024

Menopausa precoce, aumenta il rischio di mortalità. Studio finlandese rivela possibile soluzione

Uno studio condotto in Finlandia e presentato al 26° Congresso Europeo di Endocrinologia ha portato…

15/05/2024