Farmacologia

Esistono evidenze scientifiche a supporto della somministrazione di Toradol a dosaggio superiore a 10 mg nel trattamento del dolore acuto?

Esistono evidenze scientifiche a supporto della prescrizione e somministrazione di dosaggi superiori ai 10 mg di ketorolac (nome commerciale Toradol) per trattare una sintomatologia dolorosa acuta?
A dare una risposta a questa interessante domanda è stato il prof. Sergey M. Motov, docente presso il Maimonides Medical Center di Brooklyn (New York).

il ketorolac trometamina o ketorolak sale di trometamina è un farmaco antinfiammatorio non steroideo della famiglia degli Eteroaril-acetici ampiamente utilizzato anche in area critica per trattare il dolore moderato e severo.

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Ketorolac è disponibile sia in soluzione per uso parenterale che in forma orale ed è dotato di un potere analgesico significativo.

Sergey M. Motov

Offre alcuni vantaggi rispetto a molti altri analgesici attualmente a disposizione, anche se il suo utilizzo è limitato a causa del suo effetto tetto, caratteristica che comporta un limite nell’aumento della curva dose-efficacia.

Somministrando un dosaggio superiore a 10 mg non si ottiene alcun aumento della attività analgesica, andando però incontro ad un incremento di effetti collaterali anche gravi, quali l’emorragia gastrica.

Nonostante ciò, la maggior parte delle ricerche condotte sull’argomento nei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione, così come le raccomandazioni riportate sul manuale Tintinalli’s Emergency Medicine difendono la prescrizione di dosaggi da 3 a 6 volte superiori ai 10 mg.

È cosa buona e giusta andare oltre l’effetto tetto?

Molti studi, tuttavia, raccomandano di non superare la dose di 10 mg di ketorolac.

Per esempio, Staquet ha svolto un trial clinico placebo-controllato in doppio cieco per valutare l’efficacia della somministrazione intramuscolare di dosaggi di 10 mg, 30 mg e 90 mg di ketorolac vs placebo in pazienti affetti da dolore oncologico. Lo studio non ha dimostrato alcuna differenza nella remissione completa o riduzione parziale della sintomatologia dolorosa nei pazienti sottoposti ai tre diversi dosaggi.

Anche il team di ricerca del prof. Minotti ha realizzato uno studio in doppio cieco nel quale ha comparato diversi regimi terapeutici in gruppi di pazienti affetti da dolore oncologico. Nessuna differenza nella riduzione della sintomatologia dolorosa è stata evidenziata nei tre gruppi di persone sottoposte rispettivamente a somministrazione  intramuscolare di ketorolac 10 mg, ketorolac 30 mg e diclofenac 75 mg.

Reuben ha condotto uno studio randomizzato in singolo cieco per determinare la dose appropriata di ketorolac in associazione con morfina solfato in persone sottopsote ad intervento di stabilizzazione della colonna vertebrale.

Ai pazienti è stato somministrato placebo o ketorolac al dosaggio di 5 mg, 7.5 mg, 10 mg, 15 mg e 30 mg. I risultati hanno evidenziato un significativo morphine-sparring effect in seguito alla somministrazione del dosaggio di 7.5 mg di ketorolac, se confrontato con il placebo ed il dosaggio di 5 mg. Non è emerso alcun beneficio aggiunto dalla somministrazione di ketorlac a dosaggi superiori a 10 mg.

Il team diretto da Peirce RJ ha invece confrontato la somministrazione endovenosa di ketorolac associata a morfina per il trattamento del dolore post-operatorio moderato o severo in 125 donne sottoposte a chirurgia addominale ginecologica maggiore per determinare quale fosse l’efficacia di questo mix. Le pazienti sono state randomizzate in diversi gruppi, ricevendo una dose endovenosa iniziale di ketorolac di 10 mg o 30 mg, e di dosaggi di morfina di 2 mg o 4 mg, somministrati in doppio cieco. Anche in questo caso dai risultati non è emersa alcuna differenza tra i gruppi di pazienti nella valutazione del dolore mediante scala analogico visiva.

Anche il dott. Brown e colleghi hanno confrontato la somministrazione endovenosa di ketorolac e di morfina per la remissione del dolore postoperatorio in 122 pazienti che sono stati randomizzati in quattro gruppi ricevendo rispettivamente Ketorolac 10 mg, Ketorolac 30 mg, Morfina 2 mg o Morfina 4 mg.

Lo studio ha dimostrato la mancanza di differenze statisticamente significative tra la somministrazione di Ketorolac ai dosaggi di 10 mg e 30 mg e quella di Morfina 4 mg nella remissione del dolore postoperatorio.

Simone Gussoni

Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore KETOROLAC PENSA 30 mg/ml soluzione iniettabile

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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