Emilia Romagna, funziona il piano di rafforzamento del personale infermieristico

Il tavolo di confronto permanente tra la Regione e gli Opi fa il punto della situazione: oltre 1.000 assunzioni dal 2015 a settembre 2018.

Avviato in Emilia Romagna il tavolo di confronto permanente tra la Regione e gli Ordini provinciali delle professioni infermieristiche. A dare il via al percorso, l’incontro con i presidenti degli Ordini convocato dall’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, dopo quello dei giorni scorsi con i rappresentanti degli Ordini professionali dei medici. E proprio l’assessore, in assemblea legislativa, ha fatto il punto sul piano di rafforzamento del personale infermieristico sviluppato dalla Giunta regionale: oltre 1.000 le assunzioni effettuate dal 2015 a settembre 2018, grazie agli accordi sindacali e a un investimento aggiuntivo di 30 milioni di euro.

Il tavolo regionale è uno strumento di discussione e confronto previsto dal protocollo sottoscritto lo scorso dicembre tra Fnopi (Federazione nazionale degli ordini degli infermieri) e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che hanno istituito un tavolo nazionale di lavoro con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione istituzionale e fronteggiare insieme le nuove sfide del sistema sanitario pubblico.

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Numerosi gli argomenti affrontati: lo sviluppo di nuovi modelli organizzativo-assistenziali, anche alla luce del nuovo contratto collettivo di lavoro; l’adeguamento dello standard del personale infermieristico alla complessità clinica e assistenziale e, contemporaneamente, lo sviluppo professionale, la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti del comparto; l’uniformazione degli standard formativi su base regionale; l’avvio di percorsi per lo sviluppo del corpo docente universitario dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. Al centro del dialogo anche il tema delle aggressioni al personale sanitario e la necessità di agire con incisività sul fronte della sicurezza.

Venturi ha così commentato:

“Un momento di confronto molto utile, che abbiamo voluto convocare in tempi rapidi per ragionare insieme sulle necessità e le aspettative delle professioni infermieristiche, non solo alla luce di quanto prevede l’accordo nazionale, ma anche delle specificità del nostro territorio. Con una convinzione e un impegno comune: quello di lavorare insieme per migliorare sempre più gli standard e la qualità del nostro Servizio sanitario, che già ci colloca in posizione di vertice. Se quella dell’Emilia Romagna è riconosciuta a tutti i livelli come una sanità d’eccellenza, il merito è prima di tutto dei tanti professionisti che svolgono con competenza, impegno e umanità un lavoro di straordinaria importanza. Proprio per questo abbiamo avviato un piano di rafforzamento del personale che, per l’intero comparto sanitario, ha portato ad oltre 9mila assunzioni soltanto nell’ultimo triennio. Un percorso che proseguirà nei prossimi anni, anche attraverso un costruttivo confronto con le organizzazioni sindacali. Sono già stati approvati i Piani triennali aziendali delle assunzioni, che prevedono un investimento di ulteriori 20 milioni di euro nel 2019”.

Dal 2015 al settembre del 2018il personale infermieristico è passato da 24.419 unità a 25.443. In termini dicopertura del turnover, la percentuale di sostituzione del personale a tempo indeterminato è stata superiore al 150%. Le aziende sanitarie regionali, secondo il percorso delineato con le organizzazioni sindacali nel Protocollo siglato a dicembre 2017, hanno perfezionato nell’ultimo biennio la stabilizzazione di oltre 750 infermieri, che hanno visto il proprio rapporto di lavoro passare da tempo determinato a tempo indeterminato.

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