Dolcetto o… coniglietto? Le anziane ospiti del Villaggio Amico donano pupazzi ai bimbi del San Gerardo di Monza

Bella iniziativa della residenza sanitaria asistenziale di Gerenzano in occasione della festa di Halloween.

Halloween è la festa che i più piccoli attendono con trepidazione perché è l’occasione per andare in giro mascherati a fare scherzi e ricevere in dono montagne di dolcetti. Non tutti i bambini hanno però questa possibilità e quest’anno Villaggio Amico, residenza sanitaria assistenziale che si trova a Gerenzano (VA), dedicherà a loro un momento speciale. Si tratta dei bambini ricoverati nel reparto di Emato-Oncologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza , Comitato Maria Letizia Verga, per i quali le anziane ospiti di Villaggio Amico hanno realizzato interamente a mano coniglietti di pezza che il 31 ottobre, alle 15: 30, doneranno personalmente ai piccoli degenti, accompagnate da Marina Indino, direttore generale area tecnica operativa e responsabile comunicazione e marketing di Villaggio Amico. “Il laboratorio di cucito è una delle tante attività che impegnano le ospiti di Villaggio Amico ed è tra le più apprezzate – ha spiegato Marina Indino –. C’è sempre tanto entusiasmo quando le nostre nonnine prendono ago e filo perché molte di loro hanno imparato il mestiere di sarta in gioventù e per questo motivo hanno grande capacità e manualità.
Per questa occasione l’entusiasmo è stato doppio: realizzare qualcosa con lo scopo di donarlo ai bambini del San Gerardo in un giorno di festa ha motivato ancora di più le nostre ospiti che si sono impegnate al massimo realizzando dei coniglietti di pezza curati in ogni dettaglio e rifinitura. Spero che questo momento di dono e confronto intergenerazionale possa regalare tanti sorrisi alle anziane ospiti e soprattutto ai bambini”. Il laboratorio di cucito, il cui tema è stato appunto “Il Dono”, ha impegnato le ospiti per quattro mesi, durante i quali sono state seguite da Nada Fattori, modellista, figurinista e stilista. Per la realizzazione dei coniglietti sono stati utilizzati vecchi abiti e materiali riciclati, con un coinvolgimento anche delle famiglie e del territorio per reperire il materiale necessario. Redazione Nurse Times  
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