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Crisi sanità nel Lazio: assunzioni bloccate per il comparto e medici gettonisti pagati a peso d’oro

La Regione Lazio è attualmente coinvolta in una situazione di stallo riguardante le assunzioni nel settore sanitario. Il Presidente della Regione, Francesco Rocca, attualmente in carica ad interim per la delega alla Sanità, ha emesso una delibera con l’intento di monitorare attentamente i costi e le assunzioni all’interno del comparto sanitario.

Tuttavia, questo provvedimento ha portato a un blocco prolungato delle assunzioni, coinvolgendo in particolare il concorso indetto nel 2020 dalla Asl Roma 1 per il profilo di Collaboratore Amministrativo professionale di categoria D. Nonostante i posti disponibili fossero inizialmente 326, questi sono stati ridotti a 148. Attualmente rimangono 143 candidati idonei in attesa di essere assunti.

Numerose testimonianze di candidati in attesa evidenziano il disagio di essere sospesi senza prospettive di assunzione nonostante siano risultati idonei alle selezioni.

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La Consigliera Regionale del Partito Democratico, Eleonora Mattia, ha sollevato la questione presentando un’interrogazione.

Secondo le prime stime tratte dai Piani Integrati di Azienda e Organizzazione (PIAO) 2023-2025 pubblicati dalle aziende del Servizio Sanitario Regionale, il fabbisogno complessivo di Collaboratori Amministrativi di categoria D è di circa 100 unità, distribuite tra varie ASL e Enti del Sistema Sanitario Regionale.

Mattia ha accusato la Giunta Regionale di confermare il blocco delle assunzioni, sottolineando che questo andrebbe a svantaggio della sanità pubblica e dei lavoratori, favorendo invece iniziative che potrebbero danneggiare il sistema sanitario.

Nel frattempo, c’è una controversia riguardante l’impiego di personale “a gettone” per coprire il fabbisogno, soprattutto in ambito di medicina d’urgenza. Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Magi, ha evidenziato che i costi per questo personale variano da 150 a 250 euro/ora, mentre un personale strutturato ha un costo di circa 45 euro/ora.

Magi ha sollevato la preoccupazione che l’impiego di “gettonisti” possa rappresentare una spesa eccessiva per le risorse pubbliche. Ha anche evidenziato che tali individui non vengono selezionati in base alle competenze professionali richieste per il Servizio Sanitario Nazionale, in quanto la legge attuale richiede specializzazione per operare in questo settore.

Questa situazione ha portato a un acceso dibattito sull’uso efficiente delle risorse, sulla qualità del personale impiegato e sull’effetto generale che ha avuto sul funzionamento del sistema sanitario regionale.

Il Presidente Rocca e la Giunta Regionale si sono impegnati a risolvere questa situazione in sospeso, garantendo un focus sulla sanità pubblica e sul diritto alla salute dei cittadini del Lazio.

Redazione Nurse Times

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