Coronavirus, un infermiere di Napoli a De Luca: “Subito un accordo incentivante per tutti gli operatori sanitari campani”.

Proponiamo l’appello rivolto al governatore da Ciro Maraniello, collega 29enne del reparto di Chirurgia d’urgenza e Trauma Center dell’ospedale “Cardarelli”.

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Onorevole Presidente, è tempo di rivolgere l’attenzione a noi operatori della sanità campana, che da mesi siamo impegnati a fronteggiare con grande professionalità e spirito di servizio la diffusione del Covid-19. Siamo orgogliosi del nostro ruolo, a cui ci dedichiamo con competenza e dedizione: non ci consideriamo missionari, ma seri professionisti, pronti a svolgere il nostro lavoro sempre col massimo impegno.

Caro Presidente, tanto da lei è stato fatto per far fronte all’emergenza. So bene che lei si è esposto in prima persona per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini campani, lottando in alcuni casi contro ingiustizie dovute a discriminazioni nei confronti dei cittadini del Sud rispetto a quelli del Nord. Proprio per questo mi appello a lei perché non passino sotto silenzio gli sforzi e il valore di noi professionisti campani: oggi siamo sottoposti a sollecitazioni straordinarie, alle quali cerchiamo di rispondere al meglio, con sacrificio e abnegazione, prolungando in taluni casi i nostri turni di servizio, saltando i giorni di riposo o di ferie e sacrificando, indirettamente, anche le nostre famiglie e i figli.

Nel fare il nostro dovere siamo costantemente esposti al pericolo del contagio. Gli infettati tra gli operatori sanitari sono molti: alcuni sono ricoverati in terapia intensiva, i più sono a casa, in attesa di ricevere il via libera per rientrare al lavoro. Vogliono dare una mano ai colleghi che, stremati dalla fatica fisica e soprattutto psicologica, rischiano di cedere.

Non siamo eroi: è il nostro lavoro, quello che facciamo tutti i giorni. Chiediamo solo che il nostro contributo a questa battaglia, in cui mettiamo a rischio la nostra vita per salvare quella di tutti i cittadini, non venga dimenticato. Non chiediamo medaglie, ma il riconoscimento della nostra grande professionalità, anche attraverso incentivi economici per compensare il peso dell’emergenza che sosteniamo quotidianamente.

Mai come in questo periodo è apparso evidente quanto sia necessario investire nella sanità e riconoscere socialmente ed economicamente le competenze dei professionisti sanitari. Ovviamente gli incentivi economici non potranno sostituire il rinnovo contrattuale che la nostra categoria aspetta ormai da anni, da troppo tempo. In un mio articolo precedentemente pubblicato mi sono rivolto al presidente Conte, chiedendo che, con la riapertura del rinnovo contrattuale, vengano rivalutati gli stipendi della categoria, così come chiesto dalle organizzazioni sindacali Fials per la sanità e Unsal per la funzione pubblica in una nota del 9 marzo.

Ad oggi è necessario innanzitutto chiudere subito un accordo regionale che premi gli operatori sanitari, come è già avvenuto in altre regioni, attraverso incentivi economici proporzionati all’intensità del disagio e del rischio biologico legati alle condizioni di lavoro di chi è in prima linea nell’emergenza Covid.

Sarebbe opportuno concedere un’indennità di rischio da malattie infettive a tutto il personale impegnato a svolgere la propria attività nei servizi Covid e post Covid, così come andrebbero previste risorse regionali aggiuntive per la premialità di questi operatori, oltre al riconoscimento di una maggiorazione oraria per i tempi di vestizione e svestizione, che incidono sugli orari di lavoro del personale in servizio nei reparti Covid-19.

La Regione Campania ha il dovere di ascoltare concretamente le numerose richieste degli operatori sanitari rivolti direttamente a lei, Presidente De Luca, attraverso i vari social. Quando la situazione emergenziale sarà terminata, perché una fine dovrà pur esserci, tutti gli operatori della sanità della Regione Campania si augurano di poter valutare in modo positivo l’azione politica del Governo regionale in questo drammatico frangente: il riconoscimento di premialità aggiuntive agli operatori coinvolti nella gestione dell’emergenza rappresenta per la Campania un’importante occasione per dimostrare di non essere una Regione di serie B nel panorama nazionale.

Ciro Maraniello

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