Coronavirus: donna ricoverata al Policlinico di Bari è primo caso sospetto in Italia

Una donna barese proveniente dalla Cina è ricoverata nel Policlinico di Bari per un sospetto contagio dal virus proveniente dalla Cina

Arriva il primo caso sospetto di coronavirus in Italia

Una donna barese proveniente dalla Cina è ricoverata nel Policlinico di Bari per un sospetto contagio dal virus proveniente dalla Cina.

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La donna è una cantante della provincia di Bari di ritorno da un tour in oriente che ha toccato anche la zona di Wuhan, città in isolamento insieme ad altre tre località.

Arrivata al pronto soccorso con sintomi apparentemente influenzali, febbre e tosse, sono state attivate, come da circolare ministeriale, tutte le procedure previste per prevenire la diffusione del virus.

Dalla scorsa notte la donna è ricoverata nel reparto di malattie infettive del Policlinico di Bari in isolamento, in attesa di accertare se si tratti del pericoloso virus cinese. Come previsto dal protocollo diramato dal Ministero della Salute, i campioni biologici della paziente sono stati inviati all’istituto Spallanzani di Roma per accertamenti e sono tuttora in corso.

Di seguito la nota diffusa dal Policlinico di Bari

“In data odierna l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Bari ha segnalato agli organi competenti un caso di sospetta infezione da coronavirus 2019-nCov. Sono state adottate tutte le procedure di prevenzione previste. La paziente si trova attualmente in isolamento respiratorio e da contatto presso il reparto di malattie infettive e sta ricevendo le cure necessarie in attesa di conoscere gli esiti degli esami diagnostici di conferma”.

Ma l’Oms dichiara che si tratta ancora di un’emergenza locale e non globale. Intanto in Cina è stata isolata anche la città di Xianning, la quarta, con una popolazione stimata di 2,5 milioni di persone. L’isolamento scatterà alle 10 del mattino ora locale. Sale così a oltre 20 milioni di abitanti il numero di persone coinvolte dai blocchi nelle varie città.

Il virus cinese che tiene in allerta il mondo è passato dai pipistrelli ai serpenti, quindi all’uomo. I risultati della mappa genetica, diffusi sul Journal of Medical Virology

dagli esperti delle università di Pechino e Guangxi, ricostruiscono la trasmissione del coronavirus individuato per la prima volta a Wuhan, nel sud-est della Cina, a dicembre.

Sulla base delle attuali conoscenze, fa sapere la National Health Commission cinese, il periodo di incubazione del nuovo coronavirus 2019-nCoV sarebbe di 14 giorni. Fino ad oggi sono 25 le persone che hanno perso la vita per il virus mentre i casi di contagio sono 616. Secondo quanto riferito dalla Commissione Nazionale per la Sanità cinese, il virus ha colpito in 25 province e in 13 sono stati registrati complessivamente 393 casi sospetti. Al momento sono stati rintracciati 5.897 contatti stretti, 4.928 dei quali sono ancora sottoposti a esami medici.

Adesso è chiaro che il virus 2019-nCoV è un mix di un coronavirus proveniente dai pipistrelli e di uno che arriva dai serpenti e che da questi ultimi sarebbe passato agli esseri umani, adattandosi al nuovo ospite e acquisendo la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. Ricombinandosi geneticamente nei serpenti, quindi, il nuovo virus ha fatto il cosiddetto ‘salto di specie’, acquisendo nuovi recettori che gli permettono di legarsi alle cellule del sistema respiratorio umano.

Vi informeremo su tutti gli sviluppi.

Redazione Nurse Times

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