Coronavirus, Burioni nella bufera: Codacons punta il dito contro i compensi per le apparizioni tv

Dopo l’inchiesta di Panorama, che ha coinvolto anche Ilaria Capua, il noto virologo è finito nel mirino dell’associazione per i diritti dei consumatori, che ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti, rilevando un possibile conflitto di interessi. La replica: “Fake news”.

Anche il Codacons interviene sulla bufera che ha investito Roberto Burioni e Ilaria Capua, spesso in tivù per i loro consulti. Lo fa dopo l’inchiesta di Panorama, che alcuni giorni fa ha svelato i compensi o presunti tali percepiti dai due virologi.Il settimanale ha contattato gli agenti dei due medici e, fingendosi una società privata interessata a un loro intervento televisivo, ha chiesto a quanto ammontasse il cachet. Nulla da dire su quanto chiedono i due esperti per interventi “privati”, ma al Codacons non va giù il “business” (questo il termine usato) che Burioni avrebbe messo in piedi in Rai, che è pur sempre un servizio pubblico, attraverso una presenza praticamente fissa a Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio, per parlare di coronavirus e degli sviluppi dell’emergenza sanitaria in corso.L’associazione per la difesa dei consumatori ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti per verificare i compensi del noto virologo. “Già da tempo Burioni è oggetto di numerose critiche e viene da più parti accusato di eccessivo protagonismo mediatico – si legge in una nota della stessa associazione -. Vogliamo tuttavia capire quanto costa il virologo ai cittadini italiani, considerata la sua presenza fissa a ‘Che tempo che fa’, costosissimo programma Rai già oggetto di indagini da parte della magistratura contabile”.Il programma di Fabio Fazio “è finanziato dai cittadini attraverso il canone Rai, e gli utenti hanno tutto il diritto di sapere quanto la rete versa a Roberto Burioni per la sua presenza in trasmissione – prosegue il Codacons -. Per tale motivo presentiamo un esposto alla Corte dei Conti, affinché avvii un’indagine sulla vicenda e verifichi la congruità dei compensi riconosciuti da Fazio a Burioni, nell’ottica di una totale trasparenza ai fini di possibili danni sul fronte erariale”.Panorama ha rivelato che Ilaria Capua chiede 2mila euro più Iva per un intervento di dieci minuti a La7, ma non è riuscita a stabilire una cifra per Burioni. Secondo il Codacons, l’inchiesta “svela un vero e proprio business, che vedrebbe coinvolto il virologo e altri suoi colleghi, i quali chiederebbero cachet in denaro per le partecipazioni, anche di pochissimi minuti, alle varie trasmissioni televisive”.E sempre secondo l’associazione dei consumatori, sarebbe rilevabile un conflitto di interessi
, perché Burioni ha creato la Pomona ricerca Srl, che nella sua attività di ricerca intrattiene rapporti di lavoro con grandi multinazionali di farmaci e vaccini. La sua presenza fissa a Rai 2 sarebbe quindi una forma di pubblicità a vantaggio dei brevetti da lui depositati tramite il lavoro di Pomona.La replica di Burioni è arrivata attraverso un tweet che bolla gli attacchi ricevuti come “fake news”, aggiungendo: “Io sono stato unicamente ospite di Fabio Fazio la domenica dalle 21 alle 23. In quell’orario solitamente non sono in università, ma a casa con la mia famiglia”.Redazione Nurse TimesAggiornamenti in tempo reale sull’epidemia in ItaliaAiutateci ad aiutarvi
 
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