Gravi vizi ed irregolarità sarebbero stati riscontrati da parte di alcuni politici coinvolti: in base all’ipotesi d’accusa, avrebbero segnalato le persone da assumere ai vertici dell’azienda ospedaliera. I candidati individuati sarebbero stati quindi messi nelle condizioni – ritengono gli inquirenti – di vincere i concorsi.
Il segretario del Pd della regione Umbria Gianpiero Bocci e l’assessore regionale alla Salute e coesione sociale Luca Barberini sono già stati arrestati.
Ai due sarebbero successivamente stati concessi i domiciliari. Stesso provvedimento nei confronti del direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e per il direttore amministrativo della stessa azienda.
La Guardia di Finanza sta eseguendo anche dei decreti di perquisizione nei confronti del presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, del segretario regionale del Pd ed ex sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci e dell’assessore alla sanità della regione Luca Barberini.
Ci sarebbero anche altri sei dirigenti dell’azienda ospedaliera coinvolti nello scandalo dei concorsi truccati. A carico degli indagati è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip su richiesta della procura del capoluogo umbro in base agli accertamenti svolti dalla guardia di finanza nel corso degli ultimi mesi. Numerose conversazioni telefoniche esplicite sono state intercettate, incastrando i dirigenti in malafede.
Sarebbero stati circa trenta i medici, gli infermieri e gli ausiliari assunti illecitamente. I candidati individuati sarebbero stati messi in condizioni di vincere il concorso. Il procuratore Luigi De Ficchy ipotizza, a vario titolo, i reati di abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso.
Un video documenta come il dg dell’ospedale di Perugia, Emilio Duca, «avesse con sé le tracce delle prove scritte del concorso e le dovesse portare in ‘consiglio regionale, per consegnarle all’assessore regionale Luca Barberini, il quale risulterà in effetti dal prosieguo delle conversazioni il soggetto più interessato all’esito della procedura e quello anche più ascoltato».
È quanto emerge dall’ordinanza emessa dal gip di Perugia nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità umbra. In particolare, l’ordinanza fa riferimento alla «conversazione intercettata» e alle «immagini captate presso l’ufficio di Maurizio Valorosi il giorno prima delle prove scritte».
La governatrice Marini ha prontamente commentato quanto accaduto:
«Quest’oggi mi è stata notificata dalla Procura della Repubblica di Perugia una richiesta di acquisizione di atti nell’ambito di una indagine preliminare relativa a procedure concorsuali in capo ad una Azienda sanitaria umbra. Ho offerto la mia massima collaborazione personale e istituzionale all’attività dei rappresentanti dell’Autorità giudiziaria. Sono assolutamente tranquilla e fiduciosa nell’operato della Magistratura, nella certezza della mia totale estraneità ai fatti e ai reati oggetto di indagine».
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