Cesare Hoffer: nel contratto del comparto sanità di Trento firmato da Nursing Up nel 2007 presente la figura del “professionista esperto”

Riceviamo e pubblichiamo un contributo giunto in redazione da Cesare Hoffer, Dirigente nazionale Nursing up, che già dal 2007 prevedevano nel contratto del comparto sanità di Trento (firmato l’11/6/2007 da Nursing up) e che già aveva in maniera lungimirante creato la figura del “professionista esperto”

Buongiorno, desidero porre alla Vs attenzione quanto è stato previsto nel contratto del comparto sanità di Trento, firmato l’11/6/2007 da Nursing up e che già aveva in maniera lungimirante creato la figura del “professionista esperto”, fattispecie ora citata nell’atto di indirizzo- personale di livelli (triennio contrattuale 2016-2018) del comitato di settore comparto regioni e sanità.

La direttiva emessa  indica all’aran di istituire questa nuova figura nelle more del rinnovo contrattuale.

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Quello di Trento è al momento l’unico esempio di contratto “primario” attualmente in essere che abbia attivato la figura professionista esperto, con relativa declaratoria rispetto alle funzioni, come Nursing up lo abbiamo fortemente voluto ed ha permesso il riconoscimento funzionale ed economico dell’attività di 350 professionisti trentini dell’azienda sanitaria pubblica(80% infermieri, 20% altri professionisti del comparto).

Ecco il nostro documento

L’ATTIVAZIONE  DI UNA DISTINTA AREA DI CONTRATTAZIONE E DELLE FUNZIONI ESPERTE PER I PROFESSIONISTI SANITARI DEL COMPARTO DI TRENTO NEL CCPL 2006/2009

UN PO’ DI CRONISTORIA SULLE LEGGI NAZIONALI. Con il d.lgs n.29/1993 il personale medico si staccava  completamente dalla contrattazione del comparto sanità ed istituiva un’area contrattuale separata per la dirigenza medica e non medica, successivamente la L. 15/3/97 n.59 (Bassanini) all’art.11 comma 4 punto d) prevedeva la “possibilità” di attivare una “distinta disciplina per gli altri dipendenti pubblici che svolgano qualificate attività professionali, implicanti iscrizioni ad albi, oppure tecnico-scientifiche e di ricerca..”, pertanto già nel lontano 1997 (che lungimiranza…) Bassanini aveva già previsto che l’infermiere, diventando professionista sanitario nonché  titolare di formazione universitaria, doveva trovare il riconoscimento delle proprie specificità in un contratto distinto dagli altri operatori (amministrativi, economali,ecc..)  per uscire dal massimalismo della contrattazione di comparto.!!

Il d.legs n.396 del 4/11/1997 ribadiva “per le figure professionali che, in posizione di elevata responsabilità, svolgono compiti di direzione o che comportano iscrizione ad albi oppure tecnico scientifici e di ricerca, sono stabilite discipline distinte nell’ambito dei contratti collettivi di comparto”. Le due leggi di riferimento, a livello di contrattazione nazionale del comparto sanità, non venivano poi più recepite (la “possibilità” è un enunciato che implica purtroppo la discrezionalità….), neanche alla luce dei principi sanciti successivamente dalle varie normative di riforma della formazione (ora universitaria) e alla luce del nuovo status giuridico di “professionista sanitario” responsabile “autonomo”di uno “specifico ambito di competenza” (l’assistenza sanitaria…)

COSA È SUCCESSO IN PROVINCIA DI TRENTO..

A livello della nostra provincia,vista l’autonomia legislativa delle stessa ed in seguito alle istanze presentate da Nursing Up sull’istituzione di un ‘area contrattuale autonoma nasceva un dibattito in consiglio provinciale, culminato con la modifica della L.P. n.7/97 art.54 comma 3, che prevedeva in passato la possibilità di emettere da parte delle giunta provinciale distinte disposizioni contrattuali esclusivamente per i forestali e vigili del fuoco (culminate poi in un vero e proprio contratto “distinto”!), fattispecie estesa poi a tutti i professionisti sanitari in seguito all’accoglimento delle nostre richieste, emendate dal consiglio nel  2001.

Nel marzo 2006 , su nostra sollecitazione, la giunta provinciale emetteva tramite delibera le direttive all’agenzia di contrattazione (APRAN) per attivare il tavolo negoziale CCPL 2006/2009  prevedendo una contrattazione “generale” di diritto per tutti i dipendenti ed un percorso contrattuale “distinto” da attuare successivamente ed in maniera integrativa per tutti i professionisti sanitari ( in particolar modo il personale infermieristico), dove si dava anche un forte input di applicare per la prima volta e senza riferimenti nazionali la legge 43/2006 (disposizioni delle professioni sanitarie non mediche).

Nel giugno 2007, dopo 8 mesi di “serrata” trattativa Nursing Up ha finalmente firmato un CCPL 2006/2009 totalmente innovativo per i professionisti sanitari nel panorama nazionale, con l’attivazione dell’area di  distinte disposizioni e l’attivazione del professionista esperto,  con il riconoscimento esclusivamente economico di funzioni avanzate o caratterizzate da assunzioni di responsabilità  (case manager, tutor, supervisore di  tirocinio, responsabile della qualità, coordinatore di percorso, animatore della formazione, esperto nella continuità delle cure, ecc..) anche in assenza di “specifico” titolo (master).

CCPL 2006/2009- COMPARTO SANITA’ DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

DISTINTE DISPOSIZIONI PER IL PERSONALE DELLE PROFESSIONI SANITARIE ALL’INTERNO DEL CCPL COMPARTO SANITA’

Art. 116

Le professioni sanitarie

  1. Appartengono al personale delle professioni sanitarie gli operatori che, in forza di un titolo abilitante rilasciato dallo Stato, svolgono attività di prevenzione, assistenza, cura o riabilitazione.
  1. Le singole figure professionali, incluse nelle fattispecie di cui agli articoli 1, 2, 3 e 4 della L. 10.08.2000, n. 251, come attualmente disciplinate dal D.M. 29.03.2001, sono riconducibili ad una delle seguenti aree:

–     area delle professioni infermieristiche e ostetriche;

–     area delle professioni della riabilitazione;

–     area delle professioni tecnico-sanitarie;

–     area delle professioni tecniche della prevenzione.

  1. L’esercizio della professione sanitaria è subordinata al conseguimento del titolo universitario rilasciato a seguito di esame finale con valore abilitante all’esercizio della professione, salvaguardando comunque il valore abilitante dei titoli già riconosciuti come tali alla data di entrata in vigore della L. 1.2.2006, n. 43.
  1. Anche per il pubblico dipendente è obbligatoria l’iscrizione all’albo professionale.

Art. 117

Articolazione del personale delle professioni sanitarie

  1. Con riferimento al personale delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione, fatta eccezione per il personale con qualifica dirigenziale, il presente contratto regolamenta tutti gli aspetti normativi ed economici del rapporto di lavoro degli operatori appartenenti alle sopracitate professioni che svolgono la loro attività nel Servizio sanitario provinciale.
  1. Il personale di cui al comma 1, ai sensi dell’art. 6, comma 1, della L. 1.2.2006, n. 43, è articolato come segue:
  2. a) professionisti in possesso del diploma di laurea o del titolo universitario conseguito anteriormente all’attivazione dei corsi di laurea o di diploma ad esso equipollente ai sensi dell’articolo 4 della legge 26 febbraio 1999, n. 42;
  3. b) professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall’università ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell’articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270;
  4. c) professionisti coordinatori in possesso del master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall’università ai sensi dell’articolo 3, comma 8, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, e dell’articolo 3, comma 9, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270.

Art. 119

Indennità professionale specifica aggiuntiva provinciale

  1. L’articolazione del personale delle professioni sanitarie stabilita dall’art. 6, comma 1, della L. 1.2.2006, n. 43, prevede un diverso sistema di classificazione delle professioni sanitarie con nuove declaratorie che recepiscono le funzioni e ne stabiliscono i criteri di accesso dall’esterno e dall’interno.
  1. In merito si ritiene opportuno procedere alla introduzione di una indennità professionale specifica aggiuntiva che tenga conto delle funzioni assistenziali specialistiche, o comunque di elevato coinvolgimento nell’organizzazione assistenziale, svolte dal personale delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione, nonché delle funzioni di coordinamento del personale nelle aree delle professioni sanitarie anzidette.
  1. L’indennità professionale specifica aggiuntiva spetta al personale sanitario per il solo periodo in cui svolge effettivamente le funzioni a seguito di formale provvedimento scritto, previo possesso dei relativi requisiti.
  1. Al personale della categoria D, nonché del livello economico Ds, in possesso dei requisiti di cui all’art. 117, comma 2, lett. a) e b), che svolge funzioni specialistiche o di elevato coinvolgimento nell’organizzazione assistenziale elencate al comma 6 viene corrisposta una indennità professionale specifica aggiuntiva annua lorda di € 960,00 (per 12 mensilità).
  1. Anche al personale al quale, sebbene in carenza del requisito specificato all’art. 117, comma 2, lettere a) e b), sia stato affidato con provvedimento formale scritto una delle funzioni indicate nell’allegato M) e precisamente:
  • professionista sanitario esperto nella continuità assistenziale;
  • professionista sanitario esperto nella gestione metodologica dei processi infermieristici;
  • professionista sanitario esperto di educazione terapeutica e counseling dei singoli e dei gruppi;
  • professionista sanitario esperto nella formazione continua e nel tutorato clinico;
  • professionista sanitario esperto – supervisore per l’inserimento del neo assunto;
  • professionista sanitario esperto – referente per la sorveglianza epidemiologica e il controllo delle infezioni correlate ai processi assistenziali;
  • professionista sanitario esperto – supervisore per l’inserimento dei tirocini degli studenti o coordinatore di corsi di laurea; professionista sanitario esperto animatore della formazione continua;
  • professionista sanitario esperto nel nursing informatico;
  • professionista sanitario esperto nel controllo delle apparecchiature;
  • altri professionisti sanitari esperti in funzioni individuate dall’Azienda di concerto con le OO.SS. firmatarie del presente accordo, per il periodo di effettivo espletamento di dette funzioni spetta un’indennità professionale specifica aggiuntiva di a.l. € 960,00 (per 12 mensilità).
  1. Per l’attribuzione delle funzioni, l’Azienda tiene conto della formazione avanzata consistente nel conseguimento della laurea specialistica e/o del master specifico e/o di corsi di specializzazione ovvero dell’esperienza professionale acquisita nell’ambito di competenza tramite anzianità di servizio e/o percorso di carriera, e/o percorso formativo e/o valutazioni positive annuali.
  1. Le predette indennità vengono assorbite parzialmente o totalmente nel caso in cui per le medesime funzioni i futuri contratti dovessero prevedere una diversa migliore posizione giuridica o economica o comunque un beneficio economico aggiuntivo.

  1. L’indennità professionale specifica aggiuntiva per il personale di cui ai commi 4 e 6 del presente articolo spetta a partire dall’1 gennaio 2007 ovvero dalla data successiva in cui sono state attribuite le funzioni. A tal fine l’Azienda, entro 2 mesi dalla sottoscrizione del presente contratto, previa concertazione con le OOSS firmatarie dello stesso, è tenuta ad avviare le procedure di conferimento delle funzioni di cui al comma 6 del presente articolo.

  1. L’attribuzione delle funzioni di cui ai precedenti commi 4 e 6 viene effettuata dall’Azienda con atto scritto e motivato ed ha di norma validità biennale, rinnovabile alla scadenza. Detta individuazione può essere revocata prima della scadenza, con atto scritto e motivato, per:

inosservanza delle direttive contenute nell’atto di conferimento; intervenuti mutamenti organizzativi; accertamento di risultati negativi; impossibilità dell’adempimento previsto dall’incarico.

  1. Nel caso in cui l’Azienda, con il Fondo di produttività, abbia incentivato specificatamente le funzioni indicate nel presente articolo, la quota di produttività corrisposta, fino a concorrenza delle nuove indennità di cui ai commi 4, 5 e 6 non è cumulabile con le stesse a far data dalla loro corresponsione. Resta comunque cumulabile la produttività individuale di base nella misura stabilita dal comma 4 dell’art. 120.
  1. In via sperimentale, l’Azienda attiva forme di consulenza per i professionisti sanitari nell’ambito dell’organizzazione interna dei servizi, secondo criteri concertati con le OO.SS. firmatarie del presente contratto.

ALLEGATO M)

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO NELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE

CHI E’: è un professionista esperto che pianifica, gestisce, coordina il profilo clinico della continuità assistenziale per pazienti affetti da patologia cronica e che  richiedono assistenza su una dimensione temporale. Pratica in specifiche aree generali e specialistiche ospedaliere o territoriali.

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO:

Assistenza diretta – indiretta: valutazione dei bisogni socio-assistenziali di continuità; previsione e gestione dei bisogni nel tempo dell’utente e del caregiver; pianificazione, coordinamento e supervisione di un piano di dimissione strutturato e  condiviso dal team, dal paziente e dalla famiglia; supporto e accompagnamento della famiglia nelle scelte rispetto al percorso assistenziale, Educazione e counseling:

Leader punto di  riferimento per il team e il paziente/caregiver

Organizzazione: pianifica una risposta assistenziale, educativa, strumentale (presidi),  appropriata, coordinata, integrata  e coerente ai bisogni socio-sanitari della persona e della famiglia e al contesto in cui si trova; attiva le risorse, i servizi e i percorsi

Ricerca: sviluppa programmi di miglioramento della pratica assistenziale (HPH HTA); facilita l’introduzione nella pratica clinica “locale” di piani strutturati di dimissione e collabora a progetti di ricerca AREE DI PRATICA ASSISTENZIALE Hospice Riabilitazione neuro-motoria e respiratoria Cure domiciliari

Acuti: aree di degenza o day hospital medico-chirurgiche  alle quali afferiscono pazienti affetti da  patologia cronica o popolazioni vulnerabili  che richiedono continuità assistenziale e dimissione pianificata/protetta

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente ed  afferente all’incarico da conferire; Valutazione annuale positiva

CRITERIO VINCOLANTE PER L’INDIVIDUAZIONE Possesso di almeno  3 anni di esperienza professionale, Valutazione annuale positiva

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO NELLA GESTIONE METODOLOGICA DEI PROCESSI INFERMIERISTICI

CHI E’: è un professionista esperto che pratica in specifiche aree specialistiche ospedaliere e territoriali  ed eroga assistenza diretta ed indiretta.

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

Assistenza diretta e indiretta: monitoraggio e gestione di  situazioni soggette a rapidi cambiamenti o situazioni di complessità assistenziale o gestione di specifici problemi ad alta complessità o impatto; coordinamento/pianificazione delle priorità assistenziali, di piani di dimissione e  di follow up; monitoraggio e promozione della qualità dei processi e percorsi assistenziali; pianificazione, gestione e/o coordinamento di interventi  preventivi e riabilitativi  all’interno di una specifica area, conduzione di gruppi terapeutici e terapia cognitivo comportamentale

Educazione: progettazione interventi di educazione terapeutica a pazienti, famiglie, colleghi  e personale di supporto; orientamento all’utilizzo dei servizi Consulenza a infermieri, altri professionisti e leader nella gestione clinica dei pazienti.

Organizzazione: promozione di climi di collaborazione interdisciplinare e di sistemi di assistenza integrata;  sviluppo programmi di miglioramento della pratica assistenziale (HPH HTA); facilita l’introduzione nella pratica clinica “locale” di linee guida e collabora a progetti di ricerca, con particolare attenzione alle pratiche correlate al risk management.

AREE DI PRATICA ASSISTENZIALE:

  • del paziente critico
  • oncologica
  • dell’anziano
  • chirurgia generale e specialistica
  • pediatrica
  • adulto con problemi clinici generali e specialistici disagio mentale pediatrica e neonatologica specificasi problemi trasversali: lesioni da decubito, prevenzione delle cadute accidentali e degli errori di terapia

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente ed  afferente all’incarico da conferire;

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA E COUNSELING DEI SINGOLI E DEI GRUPPI

CHI E’: è un professionista esperto che pianifica, gestisce, coordina interventi di counseling e di educazione terapeutica a singoli o gruppi di pazienti affetti da  patologia cronica o popolazioni vulnerabili

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO:

Metodologia di educazione terapeutica e counseling: analizza i bisogni di apprendimento del paziente e famiglia; provvede alla stesura di  progetti/piani  educativi, alla loro realizzazione in integrazione con l’equipe; utilizza strategie d’insegnamento e addestramento efficaci; costruisce strumenti di supporto all’intervento educativo condivisi; valuta l’efficacia dell’intervento durante e al termine  del processo educativo; progetta interventi di re-training e di follow up; Consulenza a infermieri, altri professionisti Leader  clinico rispetto ai problemi clinico-assistenziali

Organizzazione: garantisce l’empowerment dell’equipe assistenziale, dell’utente e famiglia; promuove climi di collaborazione interdisciplinare e sistemi di educazione terapeutica  integrata  e sviluppo programmi di miglioramento della pratica assistenziale ed educativa

AREE DI PRATICA ASSISTENZIALE PER PAZIENTI CRONICI O VULNERALIBI:

Servizi ambulatoriali: stomizzati, diabetologico, disturbi alimentari, demenza e Parkinson, pazienti trapiantati, scompenso cardiaco o malattie cardiovascolari; Servizi diurni: dializzati, malattie infettive/HIV positivi,

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste sia metodologiche che cliniche Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente ed  afferente all’incarico da conferire ( sia nell’ambito delle metodologia educativa che della clinica);

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO NELLA FORMAZIONE CONTINUA E NEL TUTORATO CLINICO

CHI E’: Sono professionisti, professionisti coordinatori assegnati alle sedi formative, che svolgono funzioni tutoriali e/o formative avanzate e in modo continuativo nel tutorato d’aula,  sul campo e in tirocinio

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

Raccogliere e analizzare i bisogni formativi Partecipare alla definizione del piano formativo complessivo e contribuire a garantire la coerenza dell’intero processo ai profilo professionali; Supervisionare e collaborare nell’elaborazione e progettazione di eventi formativi e tirocini clinici; guidare lo studente nell’apprendimento dall’esperienza  professionale; Definire e gestire, in collaborazione con supervisori, equipe infermieristica  e medica delle sedi dei servizi, il piano di tirocinio, di stage o di formazione sul campo; Coinvolgere l’équipe nel progetto di tirocinio/stage/formazione sul campo e creare rapporti di collaborazione ed integrazione; Progetta percorsi formativi e stage Attivare strategie metodologie tutoriali che favoriscono l’apprendimento dall’esperienza e  di competenze professionali Svolgere consulenza relativamente alla progettazione e  conduzione di  stage e di eventi  formativi sul campo e d’aula Valutare l’apprendimento di competenze professionali e monitorizzano le ricadute

AREE DI PROVENIENZA

Servizi di Formazione continua

Corsi di laurea in Infermieristica e Master

AREE DI PRATICA TUTORIALE

Sedi di tirocinio accreditate con presenza costante del Tutor clinico Servizi sedi di formazione sul campo

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionameno pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

Idoneità alla funzione tutoriale

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva , idoneità alla funzione tutoriale.

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO –  SUPERVISORE PER L’INSERIMENTO DEL NEO ASSUNTO

CHI E’: Professionisti, chiamati mentor, che svolgono funzione di accompagnamento e guida  del neoassunto con responsabilità nel tutelare l’utente da possibili errori o manovre insicure.

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

creare un ambiente  formativo che favorisce l’accoglimento e l’inserimento del neo assunto nel servizio;

collaborare alla costruzione del progetto di inserimento  del neoassunto;

Garantisce l’attuazione dei percorsi di inserimento dei neo assunti,

Predisporre opportunità di apprendimento/ di sviluppo professionale in coerenza agli obiettivi

Attivare la riflessione durante l’azione attraverso l’analisi delle esperienze e la comprensione della situazioni;

Coordina e supervisiona le priorità e le situazioni di complessità clinico-assistenziale

Contribuire alla valutazione formativa del neo-assunto.

AREE DI PRATICA DI SUPERVISIONE

Servizi assistenziali

Servizi assistenziali ad elevato turn over infermieristico

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO – REFERENTE PER LA SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE AI PROCESSI ASSISTENZIALI

CHI E’: è un professionista con competenze specifiche ed avanzate di tipo clinico-assistenziale, di consulenza e di formazione e nella valutazione, prevenzione e controllo delle infezioni e dei rischi  nelle strutture sanitarie

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

Valutazione dei rischi, fattori contribuenti  e misure di controllo; raccolta informazioni sulla frequenza, caratteristiche delle infezioni e sulle procedure a rischio;

partecipa a programmi di controllo delle infezioni e riduzione dei rischi ambientali;

analizzare e diffondere i risultati provenienti da indagini epidemiologiche;

garantire attività di supervisione e consulenza verso i colleghi

partecipa a progetti di ricerca a livello locale e nazionale per migliorare la qualità degli interventi

partecipa alla formazione del personale infermieristico, tecnico e di supporto per facilitare l’adozione di comportamenti rivolti a ridurre i rischi

gestire relazioni efficaci, attraverso l’utilizzo di tecniche di comunicazione finalizzate al coinvolgimento degli operatori e all’introduzione di cambiamenti nei processi assistenziali;

AREE DI PRATICA ASSISTENZIALE

aree clinico-assistenziali ospedaliere, territoriali ed ambulatoriali

servizi di prevenzione e igiene

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva.

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO – SUPERVISORE PER L’INSERIMENTO DEI TIROCINI DEGLI STUDENTI O COORDINATORE DI CORSI DI LAUREA

CHI E’: Professionisti e Professionisti coordinatori, chiamati supervisori, che svolgono funzione di accompagnamento e guida del tirocinante con responsabilità nel tutelare l’utente da possibili errori o manovre insicure e nel favorire la transizione da studente a professionista

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

creare un ambiente  formativo che favorisce l’accoglimento e l’inserimento dello studente nel servizio;

collaborare alla costruzione del progetto di tirocinio/inserimento  dello studente; ,

Predisporre opportunità di apprendimento/ di sviluppo professionale in coerenza agli obiettivi

Attivare la riflessione durante l’azione attraverso l’analisi delle esperienze e la comprensione della situazioni;

Coordina e supervisiona le priorità e le situazioni di complessità clinico-assistenziale

Contribuire alla valutazione formativa dello studente.

AREE DI PRATICA DI SUPERVISIONE

Sedi di tirocinio clinico accreditate

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

Possibilità di garantire una supervisione continuativa e costante, di almeno 8 -9 settimane nell’arco dell’anno accademico

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva, Idoneità alla funzione di supervisore

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO –  ANIMATORE DELLA FORMAZIONE CONTINUA

CHI E’: Professionisti, chiamati animatori della formazione continua, che svolgono funzione di raccolta e analisi del fabbisogno formativo del proprio ambito lavorativo.

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

Rileva i bisogni formativi dei professionisti del proprio ambito lavorativo;

Si adopera nella ricerca di corsi formativi ecm per i professionisti; ,

E’ di aiuto e consulenza ai colleghi nello svolgimento di ecm nelle modalità fad

Collabora nell’elaborazione e nella progettazione di eventi formativi.

Collabora nell’elaborazione e nella progettazione della formazione sul campo e nel monitoraggio della ricaduta

AREE DI PRATICA DI SUPERVISIONE

aree clinico-assistenziali ospedaliere, territoriali ed ambulatoriali

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva,

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO NEL NURSING INFORMATICO

CHI E’: Professionisti, esperti nel nursing informatico, che svolgono funzione di supervisione e consulenza nella gestione della rete informatica aziendale  e nel reperimento del materiale informativo e di ricerca infermieristica presente in internet ai fini di migliorare l’assistenza infermieristica..

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

Collabora e supporta, attraverso la tecnologia informatica, l’equipe di cura nella realizzazione di piani assistenziali standard per tipologie di pazienti o per categorie di problemi;

collaborare con i referenti del Ced per tutte le novità informatiche riguardanti la rete aziendale;

Si prende carico della risoluzione dei problemi che vengono a crearsi negli ambiti lavorativi riguardanti la rete informatica

Coordina l’inserimento di nuove modalità di lavoro attraverso l’uso del messo informatico.

AREE DI PRATICA DI SUPERVISIONE

aree clinico-assistenziali ospedaliere, territoriali ed ambulatoriali

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

Patentini informatici o formazione specifica

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva,

PROFESSIONISTA SANITARIO ESPERTO NEL CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE

CHI E’: Professionisti, esperti nel controllo delle apparecchiature, che svolgono funzione di controllo e gestione delle apparecchiature in ambiti particolarmente complessi.

I PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO SONO

Rileva il fabbisogno di apparecchiature all’interno del proprio ambito lavorativo;

Mantiene i contatti con le ditte fornitrici e addette alla manutenzione; ,

Si fa carico di verificare il piano di manutenzione delle apparecchiature

Si adopera per fare si vi siano sempre apparecchiature disponibili nei casi di emergenza.

Collabora attivamente con le ditte fornitrici nell’addestramento del personale all’utilizzo di nuove apparecchiature.

Rileva e mette a conoscenza l’equipe di eventuali problemi e dei fattori di rischio sorti dall’utilizzo improprio delle apparecchiature.

AREE DI PRATICA DI SUPERVISIONE

aree clinico-assistenziali ad elevata presenza di macchinari

CRITERI PREFERENZIALI E NON VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Formazione specifica: Master  e/o Corsi di specializzazione/perfezionamento pertinenti alle competenze richieste

Attività di aggiornamento/formazione, didattica, scientifica e  professionale pertinente (metodologica che clinico-assistenziale) ed  afferente all’incarico da conferire;

Precedenti incarichi relativi alla funzione richiesta

CRITERI VINCOLANTI PER L’INDIVIDUAZIONE

Almeno 3 anni di esperienza professionale, valutazione annuale positiva,

Le funzioni sopra indicate hanno carattere esemplificativo e non precludono la possibilità da parte dell’Azienda di individuare in sede di concertazione con le OOSS firmatarie del presente accordo ulteriori funzioni dei professionisti sanitari esperti finalizzate al miglioramento della qualità dei livelli assistenziali.

 

Cordiali saluti

Cesare Hoffer

Dirigente nazionale Nursing up

Responsabile Nucleo promozione e sviluppo Nursing up

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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Giuseppe Papagni

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Autori: Liberati Nikita, Angelini Gessica, Vainella Giulia, Dentico Domenico & Zatton Margherita. “La Comunicazione è…

03/05/2024

Trapianto di reni fetali in utero: lo studio giapponese

In Giappone un team di scienziati ha recentemente annunciato di aver condotto con successo un…

03/05/2024