Carrara, consigliere comunale shock: “Infermiera non può fare direttore di Rsa”. Nursind all’attacco: “Chieda scusa”

Di seguito il comunicato del sindacato, intervenuto sulle parole pronunciate dal consigliere comunale Massimiliano Bernardi dopo la nomina della nuova direttrice della Rsa Regina Elena, Antonella Cordiviola. Parole che avevano causato l’indignazione anche dell’Opi.

La segreteria territoriale di Nursind Massa Carrara, viste le recenti dichiarazioni del consigliere Massimiliano Bernardi (foto, ndr) in merito alla nomina del neo-direttore (Antonella Cordivola, ndr) dell’Azienda Speciale Regina Elena di Carrara, pronunciate nella seduta del Consiglio comunale dell’8 settembre 2021, nelle quali ha affermato che “un direttore di una Rsa non può essere un’infermiera; un direttore deve avere delle competenze molto più ampie rispetto alla laurea in Scienze Infermieristiche; il direttore è un direttore non è un’infermiera”, e le ulteriori dichiarazioni dello stesso rilasciate alla stampa il giorno 11/9/21 vuole smentire nettamente tali dichiarazioni definendole una vera e propria fake news basata sulla non-conoscenza delle normative nazionali e regionali a livello sanitario. Oltre a ciò, queste affermazioni sono ad alta pericolosità sociale ed allontana i cittadini dagli infermieri e dalla sanità.

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I carraresi devono sapere che gli infermieri si formano nelle università Italiane con un percorso di studi che prevede laurea triennale, master di primo livello, laurea magistrale, master di secondo livello e dottorato di ricerca. I laureati magistrali in Scienze infermieristiche affrontano un percorso di studi con il quale si acquisiscono elevate competenze nell’organizzazione dei processi assistenziali, gestionali, formativi, organizzativi e di ricerca. Questi professionisti sono riconosciuti nel loro ruolo dalla Legge 251/2000. Ad esempio riportiamo la regione Veneto, nel quale è proprio un infermiere a ricoprire il ruolo di direttore generale di una grande Azienda sanitaria pubblica. Come organizzazione sindacale di categoria, siamo sicuri che l’Azienda Speciale Regina Elena potrà beneficiare delle competenze del nuovo direttore.

Vorremmo chiedere pubblicamente a Bernardi, consigliere comunale in Carrara, ulteriori spiegazioni sulle sue affermazioni e su quale norma giuridica sanitaria si basino. A nostro parere si è trattato di una vera e propria aggressione a tutti gli infermieri della provincia, poiché le affermazioni fatte sono gravissime e vanno a ledere il rapporto infermiere/cittadino in un clima ad oggi già teso. Ricordiamo, inoltre, che qualche giorno fa in Toscana, durante una manifestazione in piazza, è stato bruciato il fantoccio di un’infermiera. In risposta, i politici, così come si definisce il signor Bernardi, dovrebbero spegnere certe micce, piuttosto che accenderle. Detto ciò, ci aspettiamo che il signor Bernardi chieda scusa e che la politica tutta prenda le distanze da posizioni prive di fondamento giuridico e lesive nei confronti di un’intera categoria in un contesto storico pandemico come l’attuale.

Redazione Nurse Times

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