Carenza di infermieri. Dal Veneto alla Campania “Siamo pronti allo sciopero”

Dal Veneto alla Campania, Regioni diverse, ma stesso panorama. Situazione drammatica all’interno delle strutture. Turni massacranti, personale stanco, ferie a rischio. Gli infermieri: “Siamo Pronti allo sciopero”

Regioni Diverse, ma con le stesse problematiche. Purtroppo con questa politica di tagli, mentre prima si era convinti che solo le Regioni del Mezzogiorno potessero avere problematiche del genere, ora, anche le Regioni, che un tempo erano le più virtuose, arrancano, lasciando lavorare il personale in situazione di continua emergenza.

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Stanchi gli infermieri, “urlano” che se si continuerà così chiameranno “uno sciopero”.

Pur non c’entrando niente gli uni con gli altri, il personale sanitario delle diverse Ragione ha una matrice comune che li unisce: la carenza di personale, turni massacranti con i quali devono scontrarsi ogni giorno ed, ora che è iniziato il periodo estivo, sono costretti a dover coprire i turni dei colleghi in ferie.

Da una parte vediamo coinvolti questa volta, gli infermieri del Veneto, i quali hanno preannunciato uno sciopero generale nei presidi di Palmanova, Latisana, Gorizia e Monfalcone. Secondo il portavoce della segreteria del Nursind diversi sono i motivi di tale gesto:

  1. L’azienda continua a diffondere notizie di benessere lavorativo che poi vengono smentite dagli stessi vertici;
  2. Le ore straordinarie non vengono pagate dal 2015;
  3. i dipendenti hanno per spirito di abnegazione lavorato ore in più.
  4. Gli straordinari per coprire la grave carenza di infermieri sono ormai routine a causa dall’incompetenza dei funzionari.

Dall’altro lato vediamo coinvolto il personale sanitario dell’Ospedale civile “San Rocco”, in provincia di Caserta. Quello che il personale contesta sono:

  1. la carenza di personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari. Carenza di personale si verifica in quasi tutti i reparti: cardiologia, pronto soccorso, medicina interna, ortopedia, ginecologia e laboratorio analisi. Ad oggi, secondo quanto affermato dai vari portavoce di categoria, mancano almeno 15 medici, 20 infermieri e 20 OSS.
  2. Inoltre il personale andato in pensione (come del resto in tutta Italia) non è stato ancora sostituito.

Situazione drammatica, ma che lascia “un sorriso” (sarcastico) nato dal fatto che qualche giorno venivano pubblicate le stime del personale mancante nel SSN, 47000 infermieri, per non parlare di medici ed altri figure sanitarie. Però ancora continuano a vedersi concorsi pubblici dove si presentano 16.000-30.000 persone per un posto solo.

E Allora la domanda sorge spontanea. Ma questi “VIAGGIATORI”, dato che spesso fanno il giro dell’Italia, alla ricerca di un posto”, lo fanno per amore del VIAGGIO e delle AVVENTURA o perché non hanno un posto di lavoro e sperano nell’assunzione presso qualche struttura ospedaliera?

Gli Infermieri ci sono, non mancano. Basti pensare a tutti quei giovani infermieri che si laureano ogni anno, costretti a dover partire perché questo Paese non offre niente. Finiamola con dire che in Italia gli infermieri “MANCANO”… basterebbe dare loro un posto di lavoro che abbia la decenza di chiamarsi tale.

A cura di

Gianluca Pucciarelli

Bibliografia

  1. Il Mattino. Sessa Aurunca, rischio paralisi per l’ospedale. Avaible su m.ilmattino.it
  1. Il messaggero Veneto. Ultimatum degli infermieri «Siamo pronti allo sciopero». Avaible su m.messaggeroveneto.gelocal.i
  1. Gianluca Pucciarelli. Mancano all’appello 47.000 infermieri in Italia: a rischio l’assistenza. Avaible su www.nursetimes.org
  1. Alessio Biondino. Cure a rischio: mancano 47.000 infermieri! Avaible su www.nursetimes.org
Gianluca Pucciarelli

Infermiere di Neuro-riabilitazione. Dopo aver conseguito la Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche si è iscritto al dottorato di Ricerca presso l'Università di Tor Vergata. Dottorando ricercatore la cui linea dottorale è quella di studiare la Qualità di vita delle famiglie italiane affette da Ictus cerebrale

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Gianluca Pucciarelli

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