I ricercatori dell’Università di Barcellona e dell’Istituto di Bioingegneria della Catalogna hanno identificato nuovi biomarcatori per il carcinoma polmonare non a piccole cellule, il tumore polmonare più comune. I risultati del loro studio, pubblicati sulla rivista Modern Pathology, derivano da una nuova tecnica che consente l’analisi quantitativa dei campioni dei pazienti.
“Il nostro nuovo strumento può migliorare la gestione clinica dei pazienti chirurgici con carcinoma polmonare non a piccole cellule, poiché identifica quelli a maggior rischio di recidiva e, quindi, può beneficiare di un monitoraggio completo e anche di terapie neoadiuvanti (complementari al trattamento principale)”, osserva il professor Jordi Alcaraz, della Facoltà di Medicina e Scienze della Salute dell’Università di Barcellona.
La nuova metodologia si basa su immagini digitalizzate di biopsie di pazienti, trattate con un colorante chiamato rosso picrosirio e riprese con luce polarizzata. I ricercatori utilizzano il software open source CT-FIRE per segmentare automaticamente le singole fibre nelle immagini e per quantificare caratteristiche rilevanti del carcinoma, come lunghezza, larghezza o rettilineità.
Redazione Nurse Times
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