Campagna Nursing Up: anche Francesco Foti contro le aggressioni al personale sanitario.

Il noto attore scende in campo insieme ad altri vip, realizzando un video per dire no alla violenza.

Un altro attore mette la faccia nella lotta contro le aggressioni al personale sanitario: si tratta di Francesco Foti, volto noto di televisione e cinema, dove sarà in sala dal 24 al 26 febbraio col film evento Permette? Alberto Sordi, a cento anni dalla nascita del grande comico romano. Dopo Simona Ventura, Giorgio Colangeli, Michela Giraud, Massimiliano Vado, Eva Grimaldi e Maria Vittoria Cusumano, diventa sempre più virale la campagna di sensibilizzazione del sindacato Nursing Up per dire no alla violenza sugli infermieri.Con all’attivo molto teatro, Foti ha lavorato anche con registi come Tornatore, Faenza e Piccioni, oltre che nelle popolari fiction televisive Una grande famiglia 3, Raccontami, Il capo dei capi, Squadra Antimafia 3, Un medico in famiglia 8. E lo rivedremo vestire i panni del magistrato Carlo Mazza nella popolare serie di Rai 2 Il cacciatore, in onda dal 19 febbraio.“Nel nostro Paese – spiega nella clip l’attore catanese – un infermiere su dieci ha subito violenze sul lavoro e il 4% è stato minacciato con una pistola. Non si tratta solo di aggressioni fisiche, ma anche verbali, subendo comportamenti umilianti e mortificanti. A lanciare l’allarme è stato il sindacato degli infermieri Nursing Up, diffondendo i dati dell’indagine condotta con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per misurare a che livello di violenza siamo arrivati. Sono 3mila i casi di aggressione, di cui solo 1.200 quelli denunciati”
.L’emergenza delle aggressioni riguarda ormai tutto il territorio nazionale. Attraverso questo appello, gli infermieri chiedono alle istituzioni una risposta immediata e decisa al fenomeno. Non c’è più tempo da perdere, soprattutto in questo momento di sovraffollamento dei reparti di emergenza/urgenza, dovuto al picco influenzale e all’allerta da Coronavirus, che, uniti alle criticità organizzative del sistema, contribuiscono a deteriorare il clima di sicurezza.Sul fenomeno delle aggressioni ai sanitari è in questi giorni in discussione alla Camera il Ddl “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”. Un provvedimento che prevede l’inasprimento delle pene per chi aggredisce i sanitari e l’istituzione di un Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza. Ma per il Nursing Up, che garantisce agli iscritti vittime di violenza l’assistenza legale gratuita, queste misure non sono sufficienti e bisogna introdurre quanto prima la procedibilità d’ufficio, la costituzione degli enti sanitari come parte civile e tanto altro ancora.Per sostenere gli infermieri in questa battaglia di civiltà e dire no alla violenza dilagante, basta andare sul sito www.nursingup.it e condividere il video della campagna con hashtag #noviolenzasuglinfermieri. Ideata e organizzata dal sindacato di categoria, la campagna è iniziata a ottobre 2019 con la diffusione in rete di video con il claim “Aiutaci a curarti”.Guarda il video con Francesco FotiRedazione Nurse Times  
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