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Bronchiolite: causa, sintomi, diagnosi e prevenzione

Si verifica come forma epidemica nel periodo Gennaio Febbraio, ma la sua insorgenza abbraccia il periodo che intercorre tra Novembre ed Aprile

La bronchiolite è una patologia infettiva virale a trasmissione diretta che si manifesta generalmente nei bambini di età inferiore ai due anni e che colpisce i bronchioli

Si verifica come forma epidemica nel periodo Gennaio Febbraio, ma la sua insorgenza abbraccia il periodo che intercorre tra Novembre ed Aprile.

L’interessamento delle basse vie respiratorie comporta una insufficienza respiratoria acuta, facilmente reversibile con la terapia idonea, ma che a volte può comportare dei peggioramenti come ad esempio apnee o atelettasie polmonari a seguito di ostruzione mucipara completa degli alveoli associata ad intrappolamento di aria al loro interno.

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I fattori etiologici responsabili dello stato morboso, che per esattezza colpisce infanti di età <24mesi sono:

  • Rhinovirus (che è un  virus che penetra per via aerea e si localizza nelle mucose nasali, moltiplicandosi);
  • Virus para-influenzali di tipo 3 (sono paramixovirus e comprendono numerosi ceppi, strettamente correlati, che provocano molte malattie respiratorie, dal comune raffreddore fino a sindromi simil-influenzali o polmoniti);
  • Virus respiratorio sinciziale (è un virus a RNA, classificato come pneumovirus e catalogato come una delle cause più comuni della bronchiolite e della polmonite nei bambini sotto l’anno di età).

I sintomi e i segni della malattia sono tose catarrale, tachipnea e febbricola. Non di rado si assiste a condizione di letargia qualora l’ipossiemia che si instaura diventa severa. In tal caso l’ausilio di un saturimetro è indispensabile per saggiare la qualità di ossigenazione del sangue.

Il reperto auscultatotorio rivela sibili e rantoli.

Purtroppo a causa del livello di ostruzione e alla disidratazione che vi si associa a seguito di vomito e aumentata perspiratio, un’altra condizione clinica è la disidratazione.

Il trattamento è  terapia di supporto in base al fattore etiologico isolato (da tampone nasale ad esempio), idratazione e supporto con Ossigeno a bassi flussi.

Essendo una patologia virale l’uso degli antibiotici DEVE essere limitato ai soli casi di infezione batterica accertata.

Le vie di prevenzione della malattia sono riconducibili a quelle più elementari di igiene, come ad esempio lavarsi le mani (dopo aver assistito ad esempio un bimbo con patologia delle vie aeree superiori), eseguire lavaggi nasali con soluzione fisiologica; favorire l’allattamento al seno per garantire idratazione  e supporto immunitario al bambino, non fumare in casa ed in presenza dei bambini!

CALABRESE Michele

Fonte:

www.ospedalebambinogesu.it

www.msdmanuals.com

Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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