Boom nella sanità calabrese, 1.410 assunzioni previste tra il 2017 e 2018

Nella sera del 17 novembre scorso gli animi si erano scaldati in occasione della prima giornata del nono corso di formazione in oncologia ed ematologia organizzato dal Dipartimento di Oncoematologia di Catanzaro. Il salotto era stato palcoscenico di polemica tra il commissario Massimo Scura e i due commissari di Catanzaro presenti: Giuseppe Panella per l’ Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio, e del policlinico universitario “Mater Domini”, Antonio Balcastro. Oggetto della discussione era stato il famoso piano di rientro che tanto si attende dai professionisti del territorio quanto dall’utenza stessa che risente spesso della carenza di personale nelle strutture sanitarie della regione. Scura ha pertanto sottolineato che se entro il 31 dicembre agli uffici della struttura commissariale non pervenissero i piani di rientro, il rischio sarà l’esonero dagli incarichi.

Con un decreto dello scorso 28 settembre, il commissario Scura aveva già sottoposto quattro aziende ospedaliere al piano di rientro con il conto ormai in rosso: l’ Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza, l’ Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, il policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro ed il Presidio Ospedaliero “Riuniti” di Reggio.

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Fin qui nulla di nuovo, infatti, il commissario Scura si è solo adeguato ad una legge nazionale che obbliga ciascuna regione (entro il 30 giugno di ciascun anno) ad “Individuare le aziende ospedaliere, le aziende ospedaliere universitarie, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici o gli altri enti pubblici che erogano prestazioni di ricovero e cura” in difficoltà o in crisi.
Ma le poltrone dei “colpiti” dalle frecce di Scura si sono infiammate proprio al marcato appunto fatto dal commissario stesso mettendo in ballo “i posti di lavoro”. Una affermazione senz’altro poco gradita ma, d’altra parte non si può nascondere i conti in rosso delle aziende come polvere sotto i tappeti. Facciamo un rapido riepilogo delle quattro aziende segnalate per gli attuali bilanci:

  1. L’ Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza con una falla di 41 milioni di euro;
  2. L’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro che si presenta con un meno 22 milioni di euro;
  3. Il Presidio Ospedaliero “Riuniti” di Reggio Calabria con una differenza di 19 milioni di euro di bilancio;
  4. Il Policlinico Universitario “Mater Domini” di Catanzaro con una soglia sotto i 10 milioni di euro ed uno scostamento di 9 milioni di euro.

Il problema quindi c’è e non può essere taciuto, il totale infatti ammonta a 93 milioni di euro.

Perciò, dopo diversi rinvii e diatribe sulla verifica interministeriale circa la messa in opera del piano di rientro calabrese finalmente il Tavolo Adduce prepara la Calabria ad una grande svolta, dichiarando che la nuova data per la definizione della pratica tra il commissario Scura, il sub commissario Andrea Urbani con le dirigenti del Mef Agela Adduce e del ministero della salute Lucia Lispri, è stata fissata ad oggi (7 dicembre) per il via delle nuove assunzioni a tempo indeterminato che tanto si attendevano dopo il 2009, facendo fede ai decreti 54 e 55 sottoscritti lo scorso 17 giugno dalla struttura commissariale e del decreto 30 relativo alla riorganizzazione della rete ospedaliera. Il numero previsto per le nomine sembra essere ancora cresciuto rispetto alle previsioni dello scorso anno, riguarderà infatti almeno 1.410 professionisti

da dipartire in due tranches tra il 2017 ed il 2018 per assicurare assistenza e qualità dei servizi ai pazienti del territorio e sicurezza per gli operatori stessi in linea con le nuove norme europee sulla turnazione lavorativa dove le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere vengono autorizzate a soddisfare i bisogni del personale del Servizio sanitario attraverso il ricorso a forme di lavoro flessibili.

Una ventata di nuovo personale sanitario (si spera soprattutto ricco di giovani) che verrà disposto a seconda delle esigenze di Asp ed Aziende Ospedaliere per tutto la regione rispettando sempre il pareggio di bilancio. Per migliorare i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) occorre personale qualificato cercando di ovviare sia alle esigenze di qualità che di compatibilità. Si spera che, così facendo, entro il termine del programma operativo 2016-2018 i Lea possano raggiungere quota di 160, punti fermi ad ora a 145 con una differenza di soli 8 punti dal 2014.

Dal canto suo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dopo la visita a Reggio Calabria non molto tempo fa per l’inaugurazione di alcuni reparti e del pronto soccorso dell’ospedale Riuniti (RC), esprimeva la sua soddisfazione a favore della rete sanitaria calabrese “In poco più di due anni la sanità calabrese ha fatto grandi passi avanti. Nuovi reparti, reti aggiornate, 1.700 assunzioni e conti in regola” ricordando la collaborazione di Reggio con il Niguarda di Milano “Garantita qualità di assistenza e cura” come “Esempio di buona sanità”.
7oo, ad oggi, le richieste urgenti di personale, quindi, per l’anno 2017. Vediamo nel dettaglio il piano delle assunzioni che erano state sommariamente stilate da alcune Asp ed Aziende calabresi qualche mese addietro.

  • Asp di Crotone: 17 infermieri, 1 podologo, 1 tecnico neurofisiopatologo, 1 tecnico di laboratorio biomedico e 13 dirigenti;
  • Asp di Vibo Valentia: 10 infermieri, 20 oss, 18 dirigenti sanitari e 2 non sanitari;
  • Asp di Reggio Calabria: 26 infermieri, 34 oss, 7 tecnici di radiologia, 1 fisioterapista e 28 dirigenti medici;
  • Asp di Cosenza: 13 infermieri, 30 oss, 1 dirigente biologo e 30 dirigenti sanitari;
  • Asp di Catanzaro: 10 infermieri, 32 oss, 1 operatore riabilitazione e 16 dirigenti medici;
  • Azienda Ospedaliera “Mater Domini” di Catanzaro: 15 infermieri, 22 oss, 8 tecnici di radiologia, 1 tecnico neurofisiopatologo e 12 dirigenti medici;
  • Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro: 36 infermieri, 12 oss, 12 tecnici sanitari, 19 dirigenti medici e 1 non sanitario; in neonatologia 4 infermieri, 2 oss e 2 dirigenti sanitari; in ostetricia e ginecologia 2 ostetriche e 2 dirigenti;
  • Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza: 23 infermieri, 21 oss, 4 tecnici di radiologia, un tecnico neurofisiopatologo e 18 dirigenti sanitari; in neonatologia 2 infermieri, 2 dirigenti medici; in ostetricia e ginecologia 2 dirigenti sanitari e 2 ostetriche;
  • Presidio Ospedaliero “Riuniti” di Reggio Calabria: 17 infermieri, 25 oss, 11 dirigenti sanitari e 7 tecnici di laboratorio;
  • Al Bianchi-Melacrino-Morelli di Catanzaro: reparto di terapia intensiva neonatale: 6 oss e 2 dirigenti medici; in ostetricia e ginecologia 7 infermieri, 7 oss, 12 ostetriche e 11 dirigenti medici;
  • Crotone: terapia intensiva neonatale 2 infermieri e 2 dirigenti medici; ostetricia e ginecologia 2 ostetriche e 2 puericultrici.
  • Locri: per ostetricia e ginecologia 5 ostetriche e 1 dirigente medico.
  • A Polistena: per ostetricia e ginecologia 3 ostetriche e 1 dirigente per ginecologia e ostetricia, più una decina sparsi in altri settori sanitari.

Assunta Scozzafava

Redazione Nurse Times

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