Si chiude un anno, il 2015!

Quest’anno purtroppo ci ha portato insicurezza e paura, dal punto di vista umano e culturale, a causa delle stragi compiute in Europa e nel mondo, dal punto di vista economico, per i posti di lavoro che non ci sono o che vengono perduti e dal punto di vista ambientale, per i fondati timori sul futuro del nostro pianeta.

Ora proviamo a fare un bilancio di quest’anno per la nostra professione, tracciandone i temi principali che ci hanno visto coinvolti:

• L’anno è cominciato con la nuova Presidente nazionale IPASVI, la Dr.ssa Barbara Mangiacavalli, eletta lo scorso marzo (CLICCA QUI);
• La Federazione Nazionale Collegi Ipasvi ha stilato un documento sulla competenze specialistiche infermieristiche, sul quale si è tenuto un confronto acceso con le varie associazioni mediche non molto propense a riconoscere agli infermieri competenze che andrebbero in conflitto con l’operato medico. Lo stesso documento ha generato all’interno della nostra comunità un dibattito
  tra chi è a favore delle competenze specialistiche e chi invece punta ad un riconoscimento generale della professione infermieristica. (Luglio 2015)
• Lo scorso novembre invece è intervenuta una direttiva europea, tramutata in legge con la Legge 161 del 30 ottobre 2014, a creare ulteriore scompiglio. Per carità, l’intenzione era positiva, essa è nata con l’intenzione di permettere agli operatori sanitari di usufruire di tempi di riposo coerenti. Peccato che, nel recepimento di questa direttiva, si è dimenticato che le nostre piante organiche erano insufficienti con il sistema precedente ed ora sono assolutamente scarse, al fine di assicurare un’adeguata assistenza.

Dopo un bilancio sommario del 2015, vediamo cosa possiamo augurarci per il nuovo anno:

• Un maggior riconoscimento professionale, attraverso, sì, le competenze specialistiche, ma soprattutto tramite il riconoscimento dei percorsi formativi e professionalizzanti a gestione infermieristica;
• Un rinnovo contrattuale (tanto atteso), che preveda, sì, un adeguamento economico, ma soprattutto, speriamo, che porti ad escludere la nostra professione dal comparto, per inserirla in una nuova categoria di Quadri con le altre professioni simili alla nostra.

Alla luce di tutto ciò, spero che il nuovo anno sia, per voi e per tutti noi della redazione di NurseTimes, un anno ricco dal punto di vista sia dell’evoluzione professionale che dal punto di vista umano. Un pensiero particolare ai tanti colleghi in cerca di un’occupazione diventata purtroppo un miraggio per tanti, costretti ad esercitare la loro amata professione all’estero. 

Augurandovi un ottimo Anno 2016, esorto tutti gli infermieri a rendersi protagonisti del cambiamento della professione, al fine di migliorare il sistema sanitario nazionale, e, a tal riguardo, porto alla vostra attenzione una citazione pertinente.

“Spero che in questo nuovo anno voi facciate errori. Perché se state facendo errori, allora state facendo cose nuove, provando cose nuove, imparando, vivendo, spingendo voi stessi, cambiando voi stessi, cambiando il mondo. State facendo cose che non avete mai fatto prima e, ancora più importante, state facendo qualcosa. Questo è il mio augurio per voi e per tutti noi e il mio augurio per me stesso. Fate nuovi errori. Fate gloriosi, stupefacenti errori. Fate errori che nessuno ha fatto prima. Non congelatevi, non fermatevi, non preoccupatevi che non sia “abbastanza buono” o che non sia perfetto, qualunque cosa sia: arte o amore o lavoro o famiglia o vita. Qualunque cosa abbiate paura di farla, fatela. Fate i vostri errori, il prossimo anno e per sempre.”

(Neil Gaiman scrittore e fumettista)