Bicchieri di vino prescritti in RSA nella Scheda Unica di Terapia, nasce la figura dell’infermiere di osteria

Un malcostume tutto italiano che vede come protagonisti gli infermieri è stato denunciato dal dott. Mauro Di Fresco, presidente dell’associazione Avvocatura degli Infermieri.

L’AADI ha segnalato alla FNOPI la bizzarra prescrizione apparsa nelle scheda unica di terapia riguardante la somministrazione di bicchieri di vino ai pazienti residenti in una famosa RSA romana.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


“Questa Associazione, premesso che in una RSA romana è stata inserita nella Scheda Unica di Terapia (S.U.T.), ad opera dei medici, la prescrizione, pranzo e cena, di un bicchiere di vino rosso e che tale bevanda certamente terapeutica viene preparata e consegnata al paziente come da terapia, nonché spuntata e sottoscritta nella medesima S.U.T. dall’infermiere somministratore, intende sapere, in primis, se è compito dell’infermiere fare l’oste e, in secundis, per quali motivi si assiste ad un pervicace e perdurante sfruttamento degli infermieri senza che questa Federazione provveda a prevenire ed evitare, mediante idonee azioni legali a tutela della professione infermieristica tanto vilipesa e vituperata dal servizio sanitario, una mortificazione che non ha uguali, neppure quando esisteva il mansionario (che tanto si rimpiange).

Non pare, allo scrivente, che la laurea ci abbia affrancato dal potere indiscusso del medico, capace anche di trasformare, se volesse, l’acqua in vino, appunto.

Naturalmente i dati sono stati occultati, ma saranno resi pubblici dinanzi l’Autorità giudiziaria che abbiamo adito, in Vs. surrogazione.
Vi invito anche a prestare la massima attenzione quando gli iscritti all’OPI si rivolgono al Vs. ufficio legale perché non è la prima volta che “uscendo di là, vengano qua”.

Non si è fatta attendere la risposta della FNOPi:

“Abbiamo prontamente disposto l’inoltro all’OPI di Roma competente, per gli approfondimenti del caso. Gli interventi relativi ai singoli iscritti, che hanno portata limitata ad un determinato ambito territoriale, sono di competenza degli OPI.”

Staremo a vedere come si concluderà questa vicenda che, ancora una volta, vede gli infermieri impegnati in mansioni assurde ed improbabili che non fanno altro che aggravare ulteriormente la situazione, rendendoci ancora una volta i “Fantozzi” della sanità italiana. 

Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

Leave a Comment
Share
Published by
Dott. Simone Gussoni

Recent Posts

Sonno REM e melatonina: scoperto il ruolo cruciale del recettore MT1

La ricerca dal titolo “Selective Enhancement of REM Sleep in Male Rats through Activation of…

29/07/2024

Dengue, il vaccino funziona: lo conferma uno studio

Il vaccino contro la dengue ha un’efficacia superiore al 50% nel ridurre i casi di…

29/07/2024

Lutto alla Federico II di Napoli, se ne va il professor Luigi Califano: un ricordo personale

Ho appreso nelle scorse ore di un lutto che ha colpito il mondo accademico napoletano.…

29/07/2024

Assistenza transculturale (cultural care): best practices e criticità

L’assistenza transculturale o cultural care fonda le proprie radici nella consapevolezza che esiste una problematica…

29/07/2024

Ospedale Moriggia-Pelascini di Gravedona e Uniti (Como): concorso per 30 posti da infermiere

Italia Hospital s.p.a. Ospedale Generale di zona Moriggia - Pelascini - Gravedona e Uniti (Como)…

29/07/2024

Operatore socio-sanitario tra i lavori usuranti: tra illusione, realtà e speranza. Le riflessioni di Migep, Stati Generali Oss e SHC

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Antonio Squarcella (SHC OSS), Angelo Minghetti…

29/07/2024