Bari, non lasciano entrare la fidanzata con lui: paziente aggredisce infermieri

E’ accaduto al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. Protagonista dell’aggressione, un giovane del luogo.

Era andato al pronto soccorso per farsi medicare una contusione a un dito, ma quando hanno impedito alla fidanzata di entrare con lui nell’area di pre­-triage (per via delle misure di sicurezza dovute all’emergenza coronavirus che limita gli accessi) ha dato in escandescenze, aggredendo prima verbalmente e poi fisicamente due infermieri. E’ accaduto al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Bari. Protagonista dell’aggressione un giovane barese. A darne notizia è stata la Asl Bari con una nota con la quale ha voluto esprimere “solidarietà agli operatori” e stigmatizzare “il grave episodio accaduto” ai due infermieri, annunciando anche una formale denuncia per aggressione e per interruzione di pubblico servizio. L’uomo, stando a una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe chiesto di farsi medicare, pretendendo che la fidanzata entrasse con lui. A quel punto l’infermiere che lo aveva preso in carico ha detto alla ragazza che non era possibile consentirle l’accesso perché le norme per il contenimento della diffusione del contagio da coronavirus
impediscono assembramenti, e quindi impongono di limitare al massimo gli accessi, soprattutto alle strutture sanitarie che sono luogo particolarmente sensibili. “Sono seguiti momenti concitati ­- spiega la Asl in una nota -, sfociati nell’aggressione dell’uomo agli infermieri, che non hanno subito conseguenze ancor più gravi grazie all’intervento della guardia giurata”. Il direttore del pronto soccorso, Guido Quaranta, ha dovuto chiamare la polizia per far riprendere la normale attività, riservandosi di sporgere formale denuncia. “La direzione generale della Asl di Bari ­- prosegue la nota -­ esprime la più sentita vicinanza ai due infermieri, impegnati ogni giorno, come tutti gli operatori sanitari, a salvaguardare la salute delle persone e ribadisce con forza i principi basilari del rispetto delle persone e delle regole, senza i quali diventa più difficile anche assicurare un livello adeguato di sicurezza oltre che civile convivenza”. Redazione Nurse Times Fonte: la Repubblica  
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