A questa conclusione è giunto uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della Georgia.
Chi soffre di apnee notturne ha maggiori possibilità di sviluppare malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o l’artrosi. Lo rivela uno studio guidato da Bradley Phillips, dell’Università della Georgia, i cui risultati potrebbero essere utili per la scelta delle cure farmacologiche da impiegare in futuro.
L’apnea notturna è un disturbo che si verifica quando i muscoli della gola si rilassano temporaneamente, collassando nelle vie aeree e causando momenti intermittenti di soffocamento nel sonno. I pazienti che ne sono affetti producono più citochina, che abbasserebbe il sistema immunitario, provocando un rischio più alto di malattie.
“La relazione tra apnea notturna e altre malattie è difficile da studiare. Negli adulti le apnee si manifestano di solito nella mezza età e aumentano con l’invecchiamento – spiega Phillips –. Con l’avanzare dell’età è facile andare incontro a malattie, ma è difficile capire se esse siano causate dall’apnea oppure siano indipendenti. Se l’apnea è causa di malattie, la situazione va attentamente valutata e trattata insieme alle altre condizioni”.
Redazione Nurse Times
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